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Originariamente inviato da Lino P
si stava parlando della logica commerciale da sanguisughe che c'è dietro, visto che chi implementa certe cose, in un anno avrà spillato alla massa centinaia di euro all'anno in skill, cifre molto superiori a quelle che si pagano per un gioco ben fatto e con un gran lavoro alle spalle.
In altri termini stiamo dicendo che l'importo pagato per dei contenuti aggiuntivi, è fortemente spropositato rispetto a ciò che offrono.
Ho clienti che spendono in negozio decine e decine di euro a settimana per aggiudicarsi il contenuto di turno, ma si ritrovano ad aver giocato nell'arco di un anno praticamente un solo titolo pagato in definitiva centinaia e centinaia di euro, roba che con quei soldi ti paghi e giochi almeno 3 titoli di un certo livello, che sia un red dead, un uncharted, un TLOU, non so, il titolone gratificante e atteso da anni di turno, tutto qua.
è come comprare una panda incompleta, che in modo subdolo ti mettono in condizioni di equipaggiare con altri accessori, che alla fine ne fanno lievitare il prezzo fino a raggiungere quello di una mercedes.
Non mi sembra così folle storcere il naso davanti a questa logica balorda.
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Tutto bello, ma mi spiace: la colpa, come al solito, non è chi fa questi giochi. La colpa (se poi di colpa vogliamo parlare, è già fin troppo strafottente marchiare chi spende soldi per quello che è percepito come un passatempo, quindi a suo uso e consumo) è di chi acquista.
Chi vende questi prodotti lo fa perché c'è una marea di persone che li comprano. Poi possiamo continuare a credere alla favoletta che il rapporto causa-effetto sia invertito, ma un discorso del genere può valere una, due, tre volte a essere generosi... non all'infinito.
Detta sinceramente in questi discorsi ci vedo solo elitarismo, porsi sul piedistallo pensando che il proprio target debba essere l'unico ammissibile. Sono il primo a "soffrire" per una deriva videoludistica di un certo tipo, ma non me la prendo se la SH di turno fa uscire prodotti che a me non piacciono, per tanti motivi. Semmai me ne lamento nel caso di un prodotto malfunzionante, non supportato, fatto male, scarno, sbilanciato, con gameplay pessimo. A me che piacciono gli RPG ma ho bisogno dell'italiano per giocarli; però non mi lamento con la SH che fa solo la localizzazione in inglese, perché non ha senso. Che colpa ne hanno se in Italia questi giochi non interessano, quindi non vendono in ogni caso e quindi la localizzazione non la fanno? Poi possiamo credere alle favole che le SH sono delle onlus e quindi mi traducono il gioco anche se sono l'unico ad acquistarlo... purtroppo non viviamo nel mondo delle meraviglie.
Se alla massa piace questo tipo di mercato, o compra sempre a scatola chiusa, o comunque fa scelte senza neanche guardare quel che fa, inutile lamentarsi con chi essenzialmente pensa a far soldi. Se volete solo prodotti di un certo tipo, che piacciono a voi, dovete sperare che questo mercato torni di nicchia come era 30-35 anni fa, dove quello che usciva era in porzione minore influenzato dai potenziali guadagni e in porzione maggiore dalla passione di chi ci lavorava. Certo, con tutte le problematiche poi annesse per i mercati di nicchia (distribuzione, assistenza, costi, localizzazioni, tempi di lavoro, bug non risolti, etc. etc.).
Il problema è che voi stessi poi parlate per partito preso. Da qui il dispregio per i BR a prescindere: quindi questo deve per forza essere un pessimo prodotto mangiasoldi. Anzi, c'è la fobia a prescindere, basta leggere questo commento:
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Originariamente inviato da Xilema
Altro battle royale probabilmente...
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Detta sinceramente, non ho mai sopportato il lamentarsi di continuo, o augurare il peggio alla SH di turno, solo perché non fanno i giochi che uno spera o che ritiene debbano fare in ogni caso, come a credere lavorino per voi. Fanno i BR e non fanno le arene o un FPS classico? Fatevene una ragione, soffrite e ingoiate il boccone amaro, non saranno le vostre convinzioni granitiche (del tutto soggettive, ognuno spende i soldi come meglio crede, non in base alle vostre convinzioni) a cambiare la situazione.