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cattolicesimo in pericolo di sopravvivenza in America Latina ?
Domenica 9 Ottobre 2005
di ORAZIO PETROSILLO
CITTA’ DEL VATICANO - I rischi per la Chiesa dinanzi alla scristianizzazione dell’Occidente, all’avanzata delle sette in America Latina e all’oppressione dell’Islam nei paesi musulmani è stato un tema ricorrente negli interventi al Sinodo dei vescovi sull’Eucaristia. Agostino Vallini, prefetto del tribunale della Segnatura Apostolica (una sorta di Cassazione della Santa Sede), ha lanciato l’allarme in base ai «poco confortanti» dati statistici della pratica religiosa in Occidente. Tra le «molteplici cause» di questa disaffezione «la concorrenza tra credi religiosi antichi e moderni, la crescente secolarizzazione e il pervasivo relativismo». Tra i rimedi da lui proposti, quello di ripensare «l’impianto della pastorale ordinaria delle parrocchie». L’allarme per la sopravvivenza stessa del cattolicesimo in America Latina è stato lanciato dal cardinale Claudio Hummes di San Paolo. La percentuale di chi si dichiara cattolico in Brasile è scesa dall’83% del 1991 al 67% di oggi. L’emorragia di fedeli è dovuta all’aggressività delle sette pentecostali soprattutto tra le zone più povere delle città. Che i paesi musulmani anche quelli ritenuti più aperti non rispettino davvero la libertà religiosa dei cristiani non è una novità. Ne ha parlato l’arcivescovo di Addis Abeba, Berhaneyesus Souraphiel, denunciando che centinaia di migliaia di cristiani di Etiopia ed Eritrea, cacciati dall’Occidente, sono costretti a cercare lavoro nei paesi islamici «dove sono fatti oggetto di ogni tipo di abuso, dal cambio del nome all’obbligo di diventare musulmani». Ben quattro gli interventi sulla cosiddetta ”intercomunione” ossia la partecipazione all’Eucaristia di cattolici ed altri cristiani: il cardinale Cottier ha ricordato il divieto se prima non si realizza l’unità di fede, mentre Kasper del dicastero per l’unità, lo svizzero Grab e l’ucraino Mudry segnalano qualche apertura. Non sarà reso noto, per il momento, l’intervento a braccio del Papa tenuto tre giorni fa in aula. E’ di natura teologica sul duplice aspetto della messa: sacrificio e convito. Si è saputo che con i lavori di ristrutturazione, nell’appartamento papale è stato approntato un settore sanitario con moderne attrezzature dentistiche e radiologiche. Stamani il Papa renderà omaggio al nuovo beato August von Galen, il vescovo di Munster che s’oppose apertamente al nazismo.
(Il Messaggero)
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