Sony sconfitta (ancora una volta) in tribunale dai venditori di modchip
http://punto-informatico.it/p.asp?i=55425&r=PI
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Sony: grave sconfitta in Australia
La Corte Suprema non solo autorizza vendita ed utilizzo dei mod chip per la Playstation ma afferma che i codici regionali imposti dalla multinazionale riducono i diritti dei consumatori
Canberra (Australia) - Viene accolto in queste ore con grande interesse un importante verdetto pronunciato dai massimi giudici australiani: stando alla Corte Suprema del paese, infatti, produrre, vendere ed installare chip che modificano le console videoludiche di Sony non è in sé un atto di pirateria.
La Corte si è trovata a giudicare un caso che opponeva il colosso giapponese ad un produttore di Sydney, un caso dal percorso travagliato: in primo grado il produttore è stato assolto da ogni accusa ma il colosso nipponico è riuscito a prevalere in appello, da qui la scelta del produttore di ricorrere alla massima corte.
Stando ai giudici, e questa è una delle parti più interessanti della sentenza, non si può parlare di pirateria quando si modifica una console allo scopo di utilizzarla per giocare con software del tutto legittimi: i mod chip in questione, infatti, erano accusati da Sony di bypassare i suoi codici regionali, ovvero di consentire l'utilizzo di games provenienti dall'estero su console australiane.
Ed è anche per questo che i giudici hanno voluto esprimersi più in generale sulle limitazioni geografiche imposte da Sony per poter gestire in modo differenziato prezzi e modalità distributive dei propri titoli: secondo i giudici questo genere di misure comprimono i diritti dei consumatori e riducono anche la competizione sul mercato.
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Quindi anche in Australia i modchip sono legali, come era già stato deliberato in Spagna http://punto-informatico.it/p.asp?i=47963&r=PI e in Italia http://punto-informatico.it/p.asp?i=46463
Ultima modifica di fantoibed : 07-10-2005 alle 12:10.
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