era ora. complimenti Alessandro. finalmente qualcuno che fa un ipotesi "moderata" e non oscurantista come tutte quelle presenti in rete, che però hanno la pecca di basarsi non sui fatti bensì sul sensazionalismo, esattamente come per il millenium bug.
l'applicazione del concetto può essere in un range che va dall'estremamente negativo all'estremamente positivo. l'estremamente negativo lo escludo per via di una cosetta chiamata "legge": non è che microsoft apple ibm o chi altro può fare quel che gli pare e piace. l'estremamente positivo lo escludo perchè comunque abbiamo a che fare con aziende e non con onlus. ragionevolmente il fatto che sia una cosa moderatamente positiva o negativa si gioca tutto sull'implementazione effettiva: cosa che NESSUNO conosce dato che, semplicemente, non c'è ancora. prima di fasciarsi la testa, pertanto, sarebbe stato opportuno aspettare che arrivasse, tuttavia era un'occasione troppo ghiotta per tirare merda su microsoft - nonostante fosse un progetto molto più ampio: potete valutare la serietà di chi parla di trusted computing anche da questo, se parla essenzialmente di microsoft o di windows la serietà è poca. tra l'altro sarei curioso di sentire tutte le migliaia di sostenitori mac che hanno speso vagonate di parole su palladium cosa dicono ora che apple ha sfornato la prima implementazione reale di TCPA (nel kit di sviluppo, aspetto che ci sarà in tutti i futuri mac x86). andate, andate a cercare quanto detto in rete, che perfortuna rimane scritto, c'è da farsi delle grosse risate, soprattutto nel vedere, plateale, come in effetti tutte le grandi enunciazioni di principio erano tutte cazzate finalizzate solamente ad un attacco strumentale.
per concludere, TCPA è senza dubbio un aspetto delicato sul quale bisogna stare attenti, per pronunciarsi però bisogna aspettare che ci sia qualcosa di concreto, e magari nel frattempo come dice Alessandro concentrarsi sui pericoli ben più consistenti alla privacy ai quali non si fa caso (sarà banale, ma è facile pensare che non li si guarda perchè dietro non c'è dietro zio bill)...
anch'io sono dell'opinione che per forza di cose non potrà essere impattante ma sarà qualcosa di "soft" per un semplice motivo: i produttori di hardware e di software prima di tutelare gli interessi di terzi tutelano i loro, e un'implementazione impattante del trusted computer creerebbe loro danni.
un po' di realismo, su.
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