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Originariamente inviato da Kajok
non e' corretto. i sub (prendiamo da esempio i 30 mt che hai messo te) se avessero un barometro leggerebbero 4 bar
3 per i 30 mt di acqua sopra di loro e
1 per tutta l'atmosfera che c'e' sopra l'acqua. (parliamo a livello del mare, in quota le cose cambiano)
le bombole hanno pressione sufficente a "soffiarti" aria nei polmoni altrimenti per via del peso dell'acqua i ns. muscoli non ce la farebbero a farci inspirare.
in risalita si presenta il problema delle tappe di decompressione, per via dell'azoto presente nell'aria che abbiamo respirato in profondità che si e' disciolto nei tessuti del ns corpo... un po' come il principio per gasare l'acqua e farla diventare effervescente.
per dare il tempo all'azoto di "uscire" dai tessuti ed essere smaltito tramite i polmoni, si fanno queste tappe di decompressone, che, se vengono saltate, quando arrivi in superficie puoi diventare come la bottiglia di acqua gasata quando la apri... SCCCC ---> sei effervescente!! solo che l'azoto in forma gassosa nelle vene-arterie non e' piacevole e puoi fare solo  anche se sara' tardi.... (  )
il discorso e' simile nello spazio la pressione al posto di aumetare, diminuisce, diciamo che sarebbe come un sub in fase di risalita.. deve stare attento a non uscire con sbalzi di pressione altrimenti si creano queste "dannate" bollicine di azoto.
sono stato contorto  ?
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Da istruttore di sub posso rispondere anche io
Diciamo che esistono 2 tipi di immersione, in curva di sicurezza e fuori curva. Servono per prevenire fenomeni di MDA (malattia da decompressione). Tutto si basa intorno a 2 leggi fondamentali: Legge di Boyle e legge di Dalton.
In breve: l'aria è costituita da una miscela di gas, per comodità nei calcoli userò 80% di azoto e 20 di ossigeno. A livello del mare respiriamo l'aria ad una pressione di 1 bar. Poichè il 20% del totale è costituito da ossigeno, la pressione dell'ossigeno nell'aria a livello del mare è di 0,20 bar. La pressione dell'azoto a livello del mare è quindi 0,80 bar. Questa è la legge di Dalton, secondo la quale la pressione di una miscela di gas è data dalla somma delle pressioni parziali dei gas contenuti nella miscela.
Ora, mettiamo di respirare a 10 metri di profondità.
L'aria che inspiriamo dall'erogatore è alla pressione di 2 bar, per compensare la nostra pressione interna. Qui entra in gioco la legge di Henry. Tale legge afferma che la quantità di un gas disciolto in un liquido è proporzionale alla pressione parziale di quel gas. In altre parole, maggiore è la pressione e maggiore è la quantità di gas che può essere disciolto in un liquido. Ciò significa che man mano che la pressione di ossigeno e di azoto aumenta nei polmoni una maggiore quantità di questi viene assorbita dal sangue e quindi ai tessuti.
Ora, mettiamo di risalire.
Immaginate di riempire un pallone a 20 metri di profondità (3 atmosfere) e di cominciare la risalita. L'aria contenuta all'interno del pallone espanderà 3 volte il suo volume. Il subacqueo dovrà consapevolmente lasciar uscire aria dai polmoni o questi scoppieranno dando luogo a sovradistensione polmonare, mentre e seni e le orecchie lasceranno fuoriuscire aria naturalmente, autocompensandosi. Questo è il pericolo indirettamente associato alla legge di boyle. Ora veniamo alla legge di Dalton. Se stiamo a 20 metri per un po' i nostri tessuti avranno immagazzinato azoto. Quando si risale ad una profondità minore la pressone parziale dell'azoto diminuisce ed il processo si inverte. Il sangue che adesso arriva dai polmoni ha una pressione di azoto minore, quindi i tessuti rilasciano azoto nel sangue che a sua volta lo riporta ai polmoni dove viene espirato. Se il subacqueo risale troppo velocemente (9m/minuto)l'azoto esce dalla soluzione e forma delle bollicine di gas nei tessuti e nel sangue che possono causare occlusioni. Come quando stappate una bottiglia gassata: quando è chiusa il liquido è limpido, appena la aprite questa inizia a bollire.
Ora.. Questo è quello che penso possa accadere in caso di pressione 0, quindi lo spazio vuoto.
-Se si riesce ad uscire gradualmente, quindi compensando (come le camere di compensazione per le uscite dei sub nei sommergibili) con l'equivalente di 9m/minuto (e quindi raggiungendo pressione 0 in un minuto circa e non di botta) l'ossigeno e l'azoto immagazzinati nel sangue fuoriuscirebbero attraverso i nostri polmoni, senza rischio di ebollizione del sangue o segate così. L'unico inconveniente è che una volta che il nostro corpo fosse a pressione 0 anche se provassimo a respirare da un tubo il nostro organismo non potrebbe immagazzinare ossigeno nel sangue poichè l'ossigeno inspirato sarebbe a pressione maggiore della nostra. Anche se respirassimo da un tubo soffocheremmo lo stesso.
Per quanto riguarda l'esplosione la escludo. Quando un sub va a 5 atmosfere non implode perchè le sue cavità (orecchie, seni, polmoni) o si pressurizzano automaticamente (seni) o vengono pressurizzate da noi (orecchie). Per lo stesso motivo il corpo non esploderebbe in assenza di pressione.
Spero di non aver scritto cavolate, per la prima parte la escludo, per le mie supposizioni nell'ultima parte.. Non credo, ma potrebbe essere