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Mandato di cattura europeo. Un altro schiaffo all'Europa.
Vi piace il titolo ad effetto?
Riporto una notizia passata inosservata su gran parte dei media, parla del mandato di cattura europeo.
Fonte Repubblica, cose vi evito che me lo chiediate dopo!
Dalla Corte costituzionale colpo allo "spazio giudiziario"
della Ue: norma troppo poco garantista
E la Germania demolisce
il mandato d'arresto europeo
Liberato imprenditore ricercato per l´11 settembre
di GIAMPAOLO CADALANU
L'EMERGENZA antiterrorismo non basta ad archiviare le leggi nazionali, soprattutto quelle che tutelano i diritti fondamentali. È il messaggio sottinteso alla clamorosa decisione della Corte costituzionale tedesca, che ieri ha annullato la legge di ratifica del mandato di cattura europeo e ha imposto la liberazione di Mamoun Darkazanli, considerato dal giudice spagnolo Baltazar Garzon il proconsole di Osama Bin Laden per l'Europa.
Da ieri Darkazanli è un uomo libero. Per la Corte costituzionale della Germania è prima di tutto un cittadino tedesco: di origine siriana, ma tedesco. In quanto tale è garantito dall'articolo 16 della Carta fondamentale, che esclude l'estradizione dei cittadini. Annullando la legge che introduceva il mandato europeo, i giudici costituzionali hanno ristabilito le garanzie che erano state indebolite, ma hanno anche dato una spallata alla strategia antiterrorismo dell'Unione europea.
Quello di Karlsruhe, avverte il Financial Times Deutschland, è un segnale forte. I giudici hanno voluto riconfermare che in fatto di diritti fondamentali l'ultima parola tocca a loro. I diritti dei singoli non devono essere sacrificati alla politica comunitaria, commenta il quotidiano, e le diverse strategie contro il terrore devono trovare una via comune.
Arrestato nell'ottobre scorso, l'imprenditore 46 enne "non può essere estradato" come aveva richiesto la magistratura spagnola e dunque non c'è motivo per trattenerlo in prigione. Darkazanli è uscito ieri dal carcere di Amburgo infilandosi subito in un taxi e portando i suoi averi, racconta l'agenzia Dpa, in due buste di plastica blu da immondizia e due scatole di cartone. Per Garzon è una beffa: secondo il giudice spagnolo l'uomo d'affari tedesco-siriano è una pedina fondamentale nella rete mondiale del terrore, e ha avuto un ruolo importante anche negli attentati dell'11 settembre. Sin dal 1997, sostiene l'accusa, Darkazanli era il punto di riferimento di Osama Bin Laden per il "fronte" europeo. Aveva fornito alla cellula terrorista di Amburgo, di cui facevano parte tre dei dirottatori suicidi del 2001, "appoggio logistico e finanziamenti". Aveva provveduto persino all'acquisto di una nave per il leader di Al Qaeda.
Ma i magistrati di Karlsruhe ne hanno prima fermato l'estradizione, lo scorso autunno, e poi ne hanno imposto la liberazione, di fatto formulando un'accusa molto precisa al Bundestag, che ha ratificato le norme europee, entrate in vigore nell'agosto dell'anno scorso. La decisione della Corte è uno schiaffo per Brigitte Zypries, responsabile federale della Giustizia. Il ministro ha subito bollato la liberazione di Darkazanli come "un passo indietro nella lotta al terrorismo", che porterà a rendere ancora più burocratiche le procedure internazionali.
Dieter Wiefelspütz, esperto di Interni della Spd, ha ammorbidito le accuse con un parziale mea culpa, sottolineando che il Bundestag avrebbe dovuto accogliere la normativa europea in maniera meno automatica. "Credo che il legislatore tedesco non abbia offerto una delle sue prestazioni migliori", ha detto Wiefelspütz al Kölner Stadt-Anzeiger. Più esplicito il verde Hans-Christian Ströbele: "E' sicuramente un ceffone per l'intero Parlamento". Rolf Tophoven, considerato uno dei massimi esperti di sicurezza, l'ha definito "una giornata nera nella lotta europea al terrorismo".
Pacate le reazioni spagnole: Madrid, ha detto il ministro della Giustizia Juan Fernando Lopez Aguilar, rispetta la decisione della magistratura tedesca. "Troveremo il modo di risolvere questi problemi giuridici", ha commentato Lopez Aguilar, sottolineando che la scelta dei giudici costituzionali si basa su "questioni giuridiche interne".
(19 luglio 2005)
Cioè, prima ci sono le leggi interne. Poi se ci piaciono ci sono le leggi europee, altrimenti le buttiamo nel cesso!
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