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Old 13-07-2005, 14:45   #629
norman900
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Originariamente inviato da fek
Quindi il fatto che un autodidatta (bravissimo per altro) sia a tutti gli effetti un ottimo informatico e' la dimostrazione che il titolo di studio non serva ad attestare in parte le proprie capacita', e da qui si deduce che la tecnologia non sia servita a migliorare la condizione di effettivo benessere della societa' umana?
Perchè, ... vuoi farmi credere che per imparare autonomamente ( mi riferisco a qualsiasi disciplina ) sia necessaria la tecnologia ? Questa deduzione pare un po' fragile.


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Originariamente inviato da fek
Mi sembra una tesi quanto meno un po' semplicistica. Come dire, un mio amico ha trovato per terra un porta foglio con assegni per centomila euro, per guadagnare cento mila euro allora basta che usciamo per strada e cerchiamo tutti portafogli per terra.
Ti sembra che impare ( studiare, libri, fatica) sia minimamente paragonabile ad un colpo di "sfortuna" lungo la strada ? Certo, se si continua ad associare l'impegno con la buona sorte, le sempre più diffuse ambizioni di "scalata sociale" individuale si riducono a fenomeno comune più che legittimo senza destar più il benchè minimo stupore.


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Originariamente inviato da fek
Pero' scrivi da un PC, se stai male ti vai a curare all'ospedale o prendi semplicemente un aspirina (no, non cresce sugl'alberi, e' prodotta con processi chimici), vai al supermercato a comprare da mangiare invece di coltivartelo da solo, che ti porterebbe via un sacco di tempo che ora dedichi a leggere le poesie.
Ho già detto di non odiare affatto la tecnologia nella sua accezione ideale. Rifletti: Abbiamo le automobili, magari impegnamo 20 minuti per raggiungere il centro dalla periferia e viceversa. Ma all'aumentare delle comodità sono aumentate le necessità, all'aumentare dei rimedi sono aumentati i problemi, all'aumentare dei beni sono aumentati gli sprechi. Impiegherò 20 min per raggiungere il centro, ma il tempo guadagnato andrà sfruttato per altri impegni e altri bisogni che in un computo totale non concederanno nessun concreto guadagno in termini di tempo ( infatti di poesie ne leggo poche ).
La tecnologia come E' ORA, e sottolineo ora, pare soltanto uno strumento di mercato, atto a moltiplicare esponezialmente i bisogni superflui tanto cari a quello strano fenomeno chiamato consumo. La tecnologia, nonostante le sue inquantificabili potenzialità, mi sembra, nella sua concretezza attuale, un mero strumento di potere e di distruzione, oltre che una sorta di panacea per gli illusi del progresso.
Non è certo per godere della condizione attuale che accendo e scrivo e studio davanti al pc. Non è certo per guadagnare più dei tanto odiati 1000 € che ho deciso, a 28 anni, di ricominciare a studiare e di rigettarmi in quell'illusione che in tanti odiate ma che sta alla base di quell'umanità che tanto sembra concreta, ma che alla fine solo agli illusi appartiene.
Un ultima domanda, mio "superbo" fek. La tecnologia è di tutti ? Quei benefici di cui tu parli, aspirine, medicinali ecc, appartengono a tutti ?
Hai avuto la fortuna/sfortuna di nascere nel mondo dei "civili" che giustificano il loro illusorio progresso e benessere sulla miseria e le morte di un mondo altrettanto vasto e non meno degno di diritti UMANI.
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