Ragazzi non so se essere asasalito dai sensi di colpa... vi racconto la mia situazione...
Piacevo a una ragazza di 16 anni fidanzata da 1 anno e mezzo con un ragazzo di 22, di due anni più grande di me. Questa è venuta a casa nostra a fare ripetizioni con mia sorella, ma non perchè ne avesse bisogno ma solo perchè le piacevo (me lo ha fatto sapere mia sorellla, ma lo intuivo anche). Siccome era fidanzata, anche se è una bella ragazza non avevo pensato di chiederle di uscire... però diciamo che lei mi ha un po' provocato: in casa veniva a chiedermi i fogli di brutta con voce suadente, e poi quando doveva andare via mi ha chiesto di accompagnarla giù nel portone, e sapeva che anche lei mi piaceva... ho pensato che volesse farmi capire qualcosa, e le ho chiesto di uscire... lei però mi ha detto di no perchè era fidanzata e il ragazzo era possessivo...
Beh, poi mi ha inviato un msg dicendomi che uscire con il fratello della sua migliore amica era l'ultima cosa che voleva, avendo paura di rovinare il rapporto con lei se qualcosa fosse andato storto... ho pensato che dunque non fosse il ragazzo il problema, e ho cercato di convincerla a uscire chiedendole di fare ciò che realmente voleva... alla fine è spuntato fuori il fatto che aveva il ragazzo, che era molto legata a lui ecc ecc... io, senza dire niente contro il ragazzo, nè giudicandolo (non è il mio stile), le ho detto che la scelta doveva essere la sua, senza dipendere da qualsiasi altro condizionamento esterno; io le offrivo la possibilità di scegliere chi fosse meglio... lei mi ha risposto che il meglio ce l'aveva già... al che io ho pensato "
ma allora cosa vuoi da me!", però poi ho ritrovato la calma e le ho detto che forse aveva ragione, che pensavo di piacerle... ma di venire se voleva ancora a casa a prendere ripetizioni, perchè per me non avrebbe creato problemi (la sua paura era di rovinare tutto)...
Beh, lei a questo messaggio non ha risposto. L'altro ieri ha chiesto a mia sorella se io fossi arrabbiato con lei o, meglio, se fossi triste per causa sua, ma mia sorella ha abilmente risposto che ero triste perchè la ragazza che mi piaceva non veniva più a Roma (cosa tra l'altro vera).
Un attimo fa, mia sorella entra in camera e dice che PER COLPA MIA il ragazzo l'aveva lasciata, perchè aveva letto i messaggi che le avevo mandato...
E questa è la situazione... Io non mi sento responsabile di nulla: ho solo agito così perchè lei mi aveva fatto capire certe cose, e poi in ogni caso non ho detto niente di male contro il ragazzo, e quando lei mi ha detto che "aveva già il meglio", io ho detto che forse aveva ragione e ho desistito.
E inoltre, se i messaggi erano compromettenti, perchè non li ha cancellati? Sicuramente sono stati almeno un giorno nel suo cellulare perchè altrimenti invece di chiedere a mia sorella come stessi io, le avrebbe detto che s'era lasciata, se fosse successo prima. E evidentemente è successo dopo...
Che ne pensate? Sono io che ragiono storto? Oppure sono troppo corretto ma "così non si fa"?. E soprattutto... ora che faccio?
Datemi conforto...mi dispiace così tanto per lui...
ah, cmq... che stronzo