[Lucrezio]

Siamo davvero vicini al 25 aprile.
Così vicini che questa sezione del forum inizia già a vibrare, si intralegge già nel titolo di qualche thread la fatidica data...
Ovviamente è legittimo pensare e doveroso approvare e sostenere che sugli eventi inerenti tale data ci siano opinioni quanto più discordanti.
Ma è anche vero che il 25 aprile segna in maniera indiscutibile il cambiamento fra un'epoca ed un'altra.
Il 25 aprile mette simbolicamente fine ad un periodo lungo, troppo lungo, iniziato ben prima che nel 24, o nel 39... Un periodo di storia che comincia già, se si vuole, con la prima guerra mondiale- in fondo che cosa sono vent'anni fra due guerre mondiali se non una breve, brevissima, tregua?- e che per l'Italia, almeno simbolicamente, il 25 aprile finisce.
Un periodo che si lascia alle spalle sangue, distruzione, miseria, orrori, ingiustizie.
Di ogni genere e tipo. Un periodo di cui l'umanità intera si dovrebbe vergognare e di cui- a mio avviso- non dovrebbe essere legittimo nemmeno evidenziare gli innegabili lati positivi, tanto negativo e scellerato è stato il contorno.
Il 25 aprile non si "festeggia" solo la cacciata dei tedeschi... o degli italiani. Si festeggia una nuova visione del mondo e la volontà di lasciarsi alle spalle l'orrore di quello che è stato prima.
Si piangono milioni di morti, di ogni nazionalità, credo, ideologia politica.

In nome di un principio vi chiedo di aspettare il 26 aprile a "scannarvi" sul 25... a litigare perché è una commemorazione di italiani che lottano contro italiani, a litigare perché invece la resistenza è la più grande azione storica dell'italia, per questo e per quell'altro.
Non fatelo perché sono troppe cose che dobbiamo festeggiare per pensare a scannarci.
Dimostriamo di essere più civili e più aperti di vedute di molti politici.
Dimostriamo di aver capito ( e non continuiamo ad ostentare la cosa affinché venga riconosciuta espressamente da tutti, né- spero non serva scriverlo- neghiamola ) che i morti sono tutti uguali.
Quoto una canzone di un grande poeta ed artista
"O forse non e' qui il problema,
E ognuno vive dentro ai suoi egoismi
Vestiti di sofismi
E ognuno costruisce il suo sistema
Di piccoli rancori irrazionali,
Di cosmi personali
Scordando che poi infine tutti avremo
Due metri di terreno"

Vi prego...