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Old 04-02-2005, 03:49   #1
John Cage
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Berlusconi: il nemico è «L'Unità», giornale nazifascista

Tratto da L'Unità

http://www.unita.it/index.asp?SEZION...TOPIC_ID=40668



L’Unità non è simpatica a Berlusconi. Di conseguenza non è simpatica al partito di cui il premier è il capo. E così Forza Italia, impegnata in una riunione a Roma, distribuisce un libercolo di trenta pagine per indicare agli azzurri, e al mondo, chi è il nemico: da biasimare , possibilmente, colpire. L'Unità, appunto.
Secondo questo pamphlet il nostro gionale è «a metà strada tra la rappresentazione del “nemico del popolo” (matrice comunista) e la descrizione orripilante delle caratteristiche fisiognomiche dell'ebreo (matrice nazista). in Polonia la chiamerebbero “sindrome nazicomunista”». Conclusione netta, quella di Forza Italia basata sull'analisi «di circa 500 numeri» del giornale diretto da Colombo: «si tratta obiettivamente- si legge nel fascicolo di 32 pagine (con una antologia di brani suddivisi per temi in 12 capitoletti) distribuito al consiglio nazionale di Forza Italia - di un giornalismo proditoriamente mirato ad eccitare gli animi alla violenza, anche fisica, verso il nuovo “nemico del popolo”».

Nuovo nemico del popolo che, naturalmente, è Silvio Berlusconi: «ogni giorno l'Unità»- denunciano i forzisti - «insegna intolleranza, odio, addirittura razzismo verso il demonio Berlusconi, tant'è che insiste soprattutto sulla mostrificazione dell'aspetto fisico, su presunte psicopatologie e sul dileggio». Un esempio? È scritto nell'analisi in premessa: «prima pagina, taglio basso, titolo secco: sparargli (20 dicembre 2003). Il lettore allenato all'odio sa a chi deve pensare. A pagina 5: intervista a Luciano Violante che afferma: “siamo al dispotismo”. Tra “sparargli” e “despota”, il nesso c'è». Non solo il premier è nel mirino del quotidiano diretto da Furio Colombo, ma anche i suoi collaboratori: «Uno per tutti, Sandro Bondi, variamente dileggiato con espressioni tipo “vampiro”, “pallore sgonfiato”, “passerotto”. per non dire di Dell'utri quotidianamente insultato e vilipeso.

Non c'è pietà per nessuno della famiglia Berlusconi: dal padre alla madre, dal fratello alla moglie, ai figli». e anche qui l'analisi elaborata da Forza Italia offre due esempi. il primo tratto da un articolo di Nando Dalla Chiesa pubblicato sull'«Unità» il 30 aprile 2004: «Fatto sta che essi concordano tutti- riporta l'opuscolo distribuito al consiglio nazionale - nell'individuare questa piccola banca (della mafia, ndr) nella banca Rasini: proprio... la banca in cui, tra gli anni '30 e gli anni '70 aveva compiuto meritata carriera Luigi Berlusconi, il padre di Silvio-il-costruttore». E poi il secondo esempio, del 15 giugno 2004: «Paolo Berlusconi svolge nei processi di Silvio... la stessa (parte, ndr) che Suslov ricopriva nel Pcus di Stalin il quale, quand'era nervoso e doveva sfogarsi, lo chiamava in ufficio e lo prendeva a calci nel sedere». Ricca l'antologia di brani tratti dall’«Unità», suddivisi per temi. Dodici i capitoletti: la fisiognomica dell'«Unità»: il mostro Berlusconi; spichiatria democratica di Breznev: le malattie mentali di berlusconi; Plutarco all'«Unità»: le vite parallele; Berlusconi il fascista; Lombroso all'«Unità»: Berlusconi il delinquente; Berlusconi, il vittimista; Berlusconi, il disperato; Berlusconi, gelido padrone delle ferriere; le pigrizie di Berlusconi Oblomov; Berlusconi, il cinico incosciente; Berlusconi interista è; resistere, resistere, resistere a Berlusconi.

la risposta di furio colombo

http://www.unita.it/index.asp?SEZION...topic_id=40670

«Ho esaminato le citazioni contenute nel dossier – commenta il nostro direttore Furio Colombo - Tranne alcune frasi mie riportate correttamente, tutte le frasi dei collaboratori dell’Unità sono fuori contesto o rovesciate o calunniosamente estrapolate».

Il direttore fa l'esempio del titolo con cui si apre il dossier «Sparagli»: «Quel titolo - sottolinea - si riferisce a una parola inclusa in un testo della collega Maria Novella Oppo. La frase completa è: «Sarebbe come se un peso massimo, non contento di picchiare un peso piuma, volesse anche sparargli. Frase che, peraltro, non riguarda minimamente Berlusconi».

«Intenzione dell'Unita è anche chiedere al ministro dell'Interno di valutare la possibilità di proteggere l’integrità fisica delle persone nominate nel dossier. Su tutte, la collega Oppo che viene indicata in almeno una sessantina di citazioni, dimenticando che si tratta di una satirista che usa spessissimo lo strumento del paradosso. Si tratta di un dossier fomentatore di odio che mette in pericolo le persone citate».

«Alcune citazioni, poi, si riferiscono a pezzi scritti da giornalisti di testate straniere come il Financial Times o l'Economist, tutte verificate e verificabili», conclude Furio Colombo.
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