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Originariamente inviato da Banus
Infatti mi da fastidio una demonizzazione a senso unico del nazismo, come se fosse stato l'unico caso del genere. Come è stato ricordato, c'è stato Stalin e ci sono stati i giapponesi, e aggiungo gli Armeni sterminati dai turchi all'inizio del '900, oppure in periodi più recenti le stragi sotto la dittatura di Pol-Pot.
Il rischio è considerare il nazismo un caso a parte, una follia collettiva, un'aberrazione che quindi poco ha a che fare con la nostra società, dimenticandosi che Hitler è stato eletto in una democrazia...
Sul revisionismo credo che Cerbert abbia detto l'ultima parola: è questione di metodo
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Quoto quoto. Quando parlai della giornata della memoria, sottolineai proprio questi fatti che tu dici.
Ci sono milioni di altre vittime che dobbiamo ricordare: senza classificare morti di serie A (ebrei) e serie B (tutti gli altri caduti per ogni dittatura), così come purtroppo oggi avviene.
Ogni uomo che possa definirsi tale non può che provare condanna assoluta verso queste esternazioni di male: che siano di destra, di sinistra o di centro. E finirla di politicizzare sempre e comunque tutto a discapito dei morti.