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Originariamente inviato da gd
Patto Stabilità Ue: sì a revisione
Parametri spesa e stretta su debito
Le discussioni tra i ministri delle Finanze dell'Unione europea sulla riforma del Patto di Stabilità si indirizzano verso una soluzione che tenga conto della qualità della spesa pubblica e delle riforme attuate per la sostenibilità dei bilanci nel lungo periodo. Previsto un giro di vite per i Paesi col debito oltre il 60% come l'Italia. Lo spiegato il commissario Ue agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia.
In un'intervista al Corriere della Sera il commissario spiega che "lo schema prevede un obiettivo di 'medio termine' fissato paese per paese che, appunto, 'tenga conto' del tipo di investimenti programmati e poi una valutazione, a fine esercizio, che ancora una volta 'tenga conto' di come sono state utilizzate le risorse pubbliche".
Per Almunia è necessario, inoltre, introdurre una "sorveglianza rafforzata" sull'evoluzione del debito e su questo punto c'è l'accordo di tutti i Paesi, compresa l'Italia. Ma il commissario si spinge più oltre, indicando anche la ecessità di fissare 'obiettivi e paletti' anche su debito, come per il deficit, per quesi paesi che superano il tetto del 60% per debito/Pil (come il nostro, ndr). La riforma non metterà invece in discussione il limite del 3% fissato sul rapporto tra disavanzo e prodotto interno lordo.
Ma come? Non erano fregnacce di Berlusconi?
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ma dico leggi quello che posti?
il limite del 3% non verrà toccato e ci sarà una stretta per quei paesi come lItalia che superano il 60% del rapporto debito/PIL (l'Italia è al 106%)
quindi erano proprio fregnacce come al solito quelle di berlusconi