A dir la verità io intendevo l'uso di scorie inglobate in materiali vetrosi o ceramici, metodo che mi sembra sia ormai universalmente adottato per confinare le scorie dopo il riprocessamento. Mi risulta che in queste scorie non vi siano più percentuali apprezzabili di materiale fertile come uranio o plutonio, ma una miscela di elementi altamente radioattivi risultanti dalla fissione, solitamente con peso atomico circa metà dell'uranio per es. zirconio o tellurio.
Non intendevo certo il riutilizzo delle barre così come escono dai reattori!!
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