L'AI del gioco alterna situazioni incredibili a situazioni penose.
Soprattutto all'inizio i combine sono letteralmente dementi se presi singolarmente. Andando avanti poi le cose migliorano e tanto.
Ad esempio, io avevo blindato una scalinata nel gioco per prendere tempo (ero indaffarato dall'altra scala... se siete abdati avanti nel gioco capirete). I combine venivano falciati da una mitragliatrice riprogrammata. A un certo punto sento una esplosione dall'altra parte e capisco che un gruppo di due combine si erano appostati nel sottoscala e avevano fatto saltare la barricata costruita da me con una granata perfettamente piazzata.
Di norma durante i combattimenti li vedo spesso nascondersi dietro un muro o dietro una macchina o una colonna per poi attaccarti.
Se stanno usando un mitragliatore fisso e gli lanci una granata, cercano di scappare.
Gli strider non sembrano avere movenze scriptate, più di una volta si sono abbassati verso di me (in una galleria sotterranea) e mi hanno falciato.
Gli zombie: in un punto ho blindato una porta da dove entravano... e me li sono ritrovati a rompere i vetri nel lucernario per entrare ad attaccarmi.
I ribelli quando vengono attaccati tendono a rifugiarsi dietro muri rotti o macchine o muretti, e ad alzarsi per sparare. SI dividono i compiti. Durante una battaglia vedi il medico camminare abbassato per raccogliere un medikit e portarlo agli altri, oppure un altro raccogliere uscendo dalla trincea delle armi.
La cosa che mi ha lasciato sorpreso negativamente è il fatto che i combine sono sordi: se lanci un oggetto non attiri la loro attenzione, in un punto ho fatto cadere con la GGun un monitor con un Combine di spalle e non ha fatto una piega. Assurdo, se considero che nell'alpha appena lanciavi un bottiglietta accorrevano e si giravano. Questa cosa non l'ho proprio capita.
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"Il potere non te lo dà un distintivo, o una pistola. Il potere te lo danno le bugie, grandi bugie e convincere il mondo a parteggiare per te. Se riesci a fare accettare a tutti di quello che in cuor loro sanno essere falso, li tieni per le palle..."
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