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Old 22-11-2004, 10:50   #30
SaMu
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Originariamente inviato da Gianpaolo81
Quando nel 2002 è entrato in vigore l'euro, per i beni di prima necessità (ovviamente non gli LCD e i biglietti dello stadio, per intenderci) il governo aveva fissato dei limiti per gli arrotondamenti, e i negozianti erano obbligati a convertire i prezzi ALLA PARI, dividendo per 1936,27, e non come pareva e piaceva a loro, per gli aumenti avrebbero dovuto aspettare che venissero pubblicati i nuovi valori inflazionistici dall'ISTAT.
Macchè.. oddio.. cosa ci tocca sentire

Innanzitutto non esiste la fantomatica categoria dei "beni di prima necessità", categoria tra le più citate qui sul forum ma che nessuno tantomeno l'ISTAT o il governo si è mai messo a compilare.. figuriamoci ad imporne il prezzo.

Gli obbligi sui prezzi sono obblighi FORMALI, il cartellino deve riportare lo stessoprezzo in euro e in lire, l'arrotondamento deve seguire le regole della matematica e non della fantasia, ergo i cartellini dovevano (e devono) riportare:

1936 lire , 1 euro

e non ad esempio

1900 lire ,1 euro

oppure

2000 lire, 1 euro

che sono conversioni sbagliate e quindi sanzionabili dalla Finanza o dalla Polizia Annonaria.

Come già detto millemila volte (la tastiera in quel punto si sta consumando, dovrò farvela pagare ) il negoziante può mettere il sugo a 1000 euro basta che riporti la giusta conversione in lire, non deve aspettare alcuna pubblicazione dell'ISTAT per cambiare i prezzi, può cambiarli 3 volte al giorno prima dei pasti o all'equinozio di primavera del 2000 e mai più nel millennio, sono LI-BE-RI.

Bet, passami i sali
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