|
YASSER ARAFAT E' GRAVE
dato che non mi sembra che nessuno l'abbia ancora postato...
RAMALLAH - Pur in precarie condizioni fisiche, il presidente palestinese Yasser Arafat si sarebbe unito alle preghiere musulmane della mattina nel suo quartier generale a Ramallah, secondo quanto riferito da fonti palestinesi. ''Era stanco e debole, ma ha potuto pregare'', ha detto un funzionario dell'Autorita' Nazionale presente nel complesso della Muqata.
Le condizioni di salute del presidente dell' Autorita' nazionale palestinese (Anp) Yasser Arafat hanno subito ieri un apparente aggravamento, tanto che a un certo punto, secondo voci non ufficialmente confermate, avrebbe anche perso conoscenza. Secondo queste voci, raccolte anche dalla radio israeliana, Arafat, 75 anni, da giorni indisposto, ha perso i sensi e solo dopo diverso tempo, in seguito all'intervento dell'equipe di medici, palestinesi e tunisini, si e' ripreso.
Ma sulle sue reali condizioni cosi' come sulle cause della sua indisposizione circolano le notizie piu' controverse, da quelle piu' tranquillizzanti a quelle piu' allarmistiche. Saeb Erekat, capo negoziatore palestinese, ha detto che le condizioni ''non sono critiche'' e che nelle prossime ore sara' deciso quando e se sara' necessario un ricovero. Nabil Abu Rudeina, che di Arafat e' uno stretto collaboratore, ha detto che il presidente palestinese ''e' in condizioni stazionarie e ha bisogno di riposo''. Ma altre fonti, che hanno preferito restare anonime, hanno invece detto che le condizioni di Arafat sono ''molto, molto gravi''. Alla Muqata, il quartier generale dove da due anni e mezzo e' confinato Arafat, i medici hanno allestito due stanze con attrezzature per test diagnostici di routine onde evitare trasferimenti in ospedale. Una fonte medica ha detto che la 'clinica' e' provvista di macchinari per raggi X e ultrasuoni e di attrezzature per la rianimazione. Israele aveva gia' dato il suo nulla osta al ricovero in un ospedale di Ramallah e pure all'estero, rifiutandosi pero' di assicurargli che gli sara' permesso il ritorno. Israele ha anche autorizzato l'arrivo di un' equipe di medici dalla Giordania, tra i quali anche il neurologo personale di Arafat, e anche dall'Egitto. Anche la moglie di Arafat, Suha, che da anni vive a Parigi, ha chiesto e ottenuto da Israele il permesso di raggiungere il marito. Dovrebbe arrivare oggi.
Sulla malattia di Arafat sono circolate nei giorni scorsi versioni diverse: dalla semplice influenza, a quella intestinale, a un tumore, a calcoli nelle vie biliari. Arafat era stato sottoposto due giorni fa a una procedura diagnostica minore la quale, secondo le fonti palestinesi, non aveva rivelato nulla di allarmante. Al quartier generale, e' stata convocata nella notte tutta la leadership palestinese. Per primi sono arrivati il premier Abu Ala e il suo predecessore Abu Mazen, seguiti dai capi dei servizi di sicurezza palestinesi, di ministri e di parlamentari. I due, con Salim Zaanun, il presidente del Comitato esecutivo dell'Olp, farebbero parte di un triumvirato incaricato di reggere l'interim in caso di incapacita' o morte di Arafat, ma la notizia e' stata successivamente smentita da un portavoce del presidente palestinese. In diverse localita' della Cisgiordania nella notte preghiere spontanee per la salute di Yasser Arafat sono state organizzate all' interno delle moschee.
|