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Old 12-10-2004, 18:27   #7
Quetzal
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Iscritto dal: Aug 2001
Città: Tra le nebbie pavesi
Messaggi: 528
Per le monete il riconoscimento si basa su dimensioni (diametro E spessore) e peso, ma credo che alcuni lettori moderni incorporino anche un lettore ottico che "legge" la moneta. Lo credo perche' molte macchinette tendono a rifiutare gli euri stranieri.
Per le banconote, invece, ci si affida ad uno scanner che rileva l' immagine della banconota e la confronta con delle immagini campione memorizzate. Se non ci sono troppe differenze tra immagine acquisita e immagine campione, la banconota e' accettata, altrimenti la respinge. Se la banconota porta scritte o segni, il rifiuto e' garantito, il distributore non eroga la benza, e ti spingi lo scooter fino a casa.
Prima che qualcuno sprechi tempo e costosissimo inchiostro in esperimenti, sappia che lo scanner non funziona a luce "normale", per cui quella che, ad occhio, sembra una perfetta copia a colori di una banconota, viene immediatamente sgamata dalla macchina.


Quote:
il problema è che funziano per induzione elettromagnetica
Quello e' il minore dei problemi, gli accoppiatori ad induzione ed i relativi circuiti ausiliari sono standardizzati e reperibili industrialmente. Il problema grosso e' che ogni proprietario di distributore puo' organizzare i dati nella EEPROM come meglio crede e, volendo, può creamare le chiavi contenenti dati falsi.
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"la portata storica della mamma di Berlusconi è sicuramente superiore a quella di Lenin e Marx" (Frankytop 1/12/09)
La sola differenza tra gli adulti e i bambini è il prezzo dei rispettivi giocattoli.
Addio, Zero
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