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da una mailing list a cui sono iscritto (chi scrive è il prof guido palmieri), mail di qualche tempo fa (agosto):
Risposta a Giulio (?)
Gentile lettore, se non vi sono vere e proprie allergie ed il sapore non é sgradito , allora non si vede in ossequio a quale paura lei dovrebbe rinunciare alle uova. Oltretutto , nelle uova commercializzate oggi, vi é sicurezza igienica, minor tasso di colesterolo rispetto ad un tempo, rintracciabilità ( se si impara a decifrare quanto stampigliato sul guscio). In più l'apporto proteico é notevole , ricco di aminoacidi essenziali più delle "polverine " da palestra, ben digeribile se cucinato alla coque ( meno di due ore perché lasci lo stomaco) . Da ultimo, ma non per rilevanza sociale, il risvolto economico. Le uova sono senza dubbio la fonte più a buon mercato di prot eine , ben più di certe carni intrise d'acqua e che si riducono ad un ammasso contorto ed informe di fibre e connettivi vari. Nell'adulto medio tre uova/ settimana sono la dose ottimale , anche per il rifornimento che assicurano in sali minerali. Quindi, perché no?.
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