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Allora tecnicamente i due campionati sono molto diversi, nella sostanza un po' meno.
La MotoGp (la vecchia 500 del campionato mondiale di motociclismo) è una categoria dove corrono solamente dei prototipi (quindi motociclette che nessuno potrà mai comprare da un concessionario) che possono arrivare (in funzione del numero di cilindri) fino a 1000cc e con dei pesi massimi prestabiliti (dipendenti sempre dal numero di cilindri). Oltretutto le moto che corrono in moto gp sono delle 4 tempi.
La superbike invece è il campionato mondiale delle derivate di serie, ovvero delle moto che invece vengono vendute dal concessionario (ducati 999, Honda cbr, Kawasaki ZX-10r, Suzuki GSV-R 1000 ecc...). Anche queste (dopo una guerra sui regolamenti che non sto qui a dirti) sono diventate tutte al massimo 1000 cc di cilindrata (indifferentemente dal numero di cilindri) ma hanno anche loro delle limnitazioni sui pesi minimi consentiti. comunque sia in sbk (superbike) le moto non sono proprio come quelle vendute dal concessionario ma sono permesse alcune modifiche (freni, sospensioni, gomme, forcelle ecc...) ma devo rimanere intatte dal punto di vista del telaio centrale e della cilindrata esperessa dal motore in vendita (anche se si effettuano modifiche sul mototre senza variarne però la cilindrata).
Il campionato più bello (non me ne vogliano glia altri utenti del forum) è ovviamente la sbk (considera che in U.K. e USA la MotoGP è molto meno famosa rispetto alla sbk, anche se in america hanno la loro sbk che si chiama AMA). La sbk anni addietro stava veramente facendo molta fortuna, mentre la vetusta 500 (sempre prototipi ma al massimo 500cc di cilindrata e 2 tempi) stava cadendo un po' in "rovina" (non se la filava più nessuno) e allora quei simpaticoni della DORNA (società che gestisce la motogp) hanno ben pensato di reprendere molti aspetti dal regolamento sbk (innalzamento della cilindrata a 1000cc, 4 tempi) solamente che mantenevano la caratteristica di correre con i prototipi (per non fare un campionato identico alla formula della sbk). Con questo stratagemma la motogp ha avuto un notevole balzo avanti in notorietà anche se la sbk non è morta, ma sicuramente ha subito questo contraccolpo a livello d'immagine.
Le case produttrici di moto si sono tutte catapultate nella fantastica avventura motogp (in primis le case giapponesi seguite a ruota dall'aprilia) uscendo ufficialmente dal campionato sbk (spostando gli investimenti in motogp). In sbk quindi è rimasta, in veste ufficiale, solo la ducati e la petronas (una moto che è tutto uno scherzo) e quindi i gestori della sbk (i fratelli Flammini) si sono dovuto un po' arrangiare durante questi ultimi anni (ne hanno aprofittato per fare qualche modifica al regolamento arrivando ad una formula molto più avvincente), Le case giapponese dopo le batoste subite in motogp (a parte la honda, e la yamaha quest'ultimo anno) e in sbk dalla ducati (che nel frattempo della "diaspora" ha sempre vinto) hanno deciso per l'anno prossimo di rientrare in forze nel campionato sbk, anche perché meno costosto e comonque rimane una prestigiosa vetrina perché la sbk è il campionato dei motociclisti, ovvero di quelli che alla fine comprano le moto, e per una casa voincere questo campionato, in termini di immagine e di vendite è molto importante.
Morale della favola: i giapponesi dopo aver creduto nella bolla di sapone della motogp, hanno capito che per vendere le loro moto e per fidelizzare la loro clientela devono dimostrare che le moto che vendono (non solo i prototipi della motogp) sono anche capaci di vincere in gara contro le altre case produttrici, in uno scontro diciamo alla pari.
Spero di essere stato chiaro e mi scuso per ogni possibile errore grammaticale ma ho scritto di getto.l
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Troy Bayliss: l'eroe dei 2 mondi!! W-SBK Champion e vincitore della gara MotoGP di Valencia 2006!
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