Ciao ragazzi, scusate se vi rispondo solo ora ma l'avviso via email che mi avevate risposto mi è arrivato solo stamattina! Ok, passo al dunque
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Originariamente inviato da xeal
Proprio per questi motivi [...]
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Potrà sembrarti strano ma i concetti che hai espresso nel tuo post mi trovano in larga parte davvero molto d'accordo. Condivido un pò tutti gli argomenti da te espressi, dalla questione della "fascia di utenza a rischio" che può, in linea teorica, finire per influenzare in maniera più o meno significativa altri tipi di utenza, fino all'opportunità che ci sarebbe ormai di chiacchierare di qualcosa di più frivolo

, passando per la delega al software della gestione dei certificati (con tutti i potenziali rischi che ciò potrebbe comportare), il potenziale pernicioso che ms ha vista l'attuale situazione di mercato, le considerazioni sull'hardware più o meno potente e su alcuni mercati che pure io ho definito di nicchia, nonchè le considerazioni sui possibili "toni di grigio" di una introduzione di P.M. che potrebbe relegare l'hardware P.M.-free (ed il sw che gira su di esso) a ruoli marginali se non addirittura a vere e proprie comparse. Come fautore, utilizzatore e sviluppatore di sw open source non posso che condividere ovviamente anche il sentimento di rifiuto nei confronti di file "sofisticati" (cifrati) in modo tale da lasciare l'utente senza alcun tipo di diritto sull'utilizzo e destino ultimo del file stesso. Tutte le ipotesi, le congetture, i timori che hai espresso sono situazioni e scenari ai quali ho pensato anche io, anche se, qualora me lo avessero chiesto, non sarei mai riuscito a descriverli così bene come hai fatto tu. Ma allora, ti chiederai, dove stanno le differenze tra me e te? le differenze stanno nella visione generale di alcuni elementi chiave di queste ipotesi, quali ad es. la consistenza dei vari mercati, soprattutto il _rapporto_ di consistenza tra il mercato homeuser (nel quale io includo anche quelli che tu distinguevi: enthusiast e mainstream, che io raggrupperei in un super-gruppo denominabile "power-homeuser" in distinzione dai "lamer-homeuser" aka "utonti", entrambi facenti parte del gruppo "homeuser") e gli altri mercati, quali appunto le utenze professionali (intendo professionisti IT), i server e gli appliances vari. Lungi da me il voler sovvertire dati statistici concordanti sul fatto che il mercato homeuser (+ PC-da-impiegata) sia superiore alla somma di tutti gli altri mercati però gli "altri" ci sono e non mi sembra che ci sia una superiorità talmente schiacciante che "la massa utonta decide per tutti" come sostiene Cesare. Ritengo ci sia una situazione per la quale probabilmente la massa dei lamer-homeuser (la massa utonta) potrebbe _forse_ decidere anche per quella power-homeuser ma non necessariamente per tutti gli altri. In altre parole: noi utenti professionali non siamo la maggioranza, certo, ma credo che siamo abbastanza perchè qualcuno che soddisfi le nostre esigenze continui ad esserci. Percui, quand'anche si avverasse un P.Maligno per tutti gli homeuser, continuerebbe ad esserci anche una domanda di P.-free (o magari, perchè no, P.Benigno) che, anche se inferiore come numero, è comunque allettante per qualsiasi vendor hardware. Forse alcuni tipi di hardware, tipo schede audio e schede video e un pò tutte le periferiche che hanno a che fare col lato entertainment dei computer, come hai fatto giustamente notare, potrebbero non essere all'altezza dei rispettivi cugini P.M.-compliant ma, in tutta franchezza, chi se ne frega! Vorrà dire che giocherò il penultimo gioco invece che l'ultimo, che guarderò i film ad una risoluzione di 1024x768 invece che di 2048x1920. Oppure comprerò due computer, uno per giocare ed uno per lavorare (cosa che, peraltro, già faccio ora). Mi obbietti che non si capisce perchè, in una corsa continua al ribasso dei costi, aziende come nvidia o ati dovrebbero sobbarcarsi il costo di produrre hardware P.M.-compliant e P.M.-free. La tua obiezione è oculata e ti sottopongo la mia opinione: dunque, intanto sottolineo che ho scritto P.M.-free e _non_ P.-free, poichè abbiamo visto che basta niente per trasformare un P. benigno in uno maligno e _viceversa_ (percui potrebbero benissimo esserci versioni P.Benigno e P.Maligno del medesimo hardware, di eguale potenza), ma in ogni caso il motivo percui sarebbero spinte a farlo sono le medesime leggi di mercato che oggi spingono ditte come AMD, Via, ma anche la stessa Intel a continuare a commercializzare microprocessori che abbiamo entrambi convenuto (definendoli nello stesso modo sia io che te) essere per mercati di nicchia che più di nicchia non si può. Se ci sono aziende importanti che continuano a produrre hardware per un mercato i cui numeri sono una parte del già minoritario mercato degli "altri", perchè non dovrebbero le stesse aziende continuare a soddisfare le richieste di hardware P.M.-free che sarebbero certamente maggiori della semplice somma algebrica degli "altri", in quanto con ogni probabilità sarebbero coadiuvati dai power-homeusers? Se davvero il mercato seguisse solo ed esclusivamente i voleri della "maggioranza", perchè già oggi la Intel che ha l'80% del mercato processori non fa un accordo con i produttori di schede madri affinchè smettano di produrre hardware per processori AMD? se fosse vera la "legge dei numeri di maggioranza" che descrive cdimauro allora è un mistero ed un vero e proprio miracolo che questo non sia ancora successo. Ed invece i motivi a mio avviso sono semplici: primo, non siamo, se Dio vuole, in una situazione sociale, economica e politica nella quale questo possa verificarsi, secondo, ma perchè mai Via, Sis, nVidia, dovrebbero autolimitarsi così? Percui sono convinto che basterà mantenere sufficientemente alta la domanda e, per quel poco di economia che so, l'offerta gli andrà dietro. Certo che se noialtri ci facciamo prendere dagli isterismi e, all'ipotetico anno 0 D.P.A.I.G., non continuassimo a far sapere ai vendor che noi vogliamo hardware "normale", di sicuro finiremmo nel vortice ma in quel caso ce lo saremmo... "meritato"

. Quindi, queste mie considerazioni sommate al fatto che oggi, nonostante TCG sia già una realtà come specifiche ratificate (ed anche i primi chip fanno timidamente le loro prime apparizioni) e nonostante che il consorzio sembri tutt'altro che moribondo, aziende _dentro_ al consorzio come IBM e HP (e non dimentichiamoci che Intel e AMD sono fondatori anche del OSDL dove lavora Torvalds) spingano sempre di più su Linux e l'open source in genere (HP ha anche cominciato a vendere portatili con pre-installato Linux) mi conforta sul fatto che scenari come quelli che tu temi siano certamente sulla nostra stessa ideale linea retta (e sempre lo saranno) ma, almeno per ora, in direzione esattamente opposta a quella verso cui stiamo andando. Con questo non sia mai detto che si possa abbassare la guardia, ma questo non si deve mai fare per nulla, cioè vale a dire che il TCG e Palladium vanno tenuti d'occhio si, ma non più (e non meno) di qualsiasi altra tecnologia potenzialmente pericolosa, e di sicuro non meritano l'accanimento che c'è in giro oggi. Fatica sprecata, e attenzione distolta dai problemi in cui ci troviamo _ora_ (brevetti selvaggi e abominevoli, esosità delle licenze d'uso, mancanza di trasparenza su specifiche tecniche di periferiche diffusissime, ...).
A proposito di IBM, HP, Sun ed il loro coinvolgimento con l'open source, non posso non affrontare anche un'altra tua oculatissima obiezione (mannaggia, mi fai "lavorare" sodo oggi!

), e cioè:
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Quanto alla perdita, per grandi realtà quali IBM, HP, Sun, dell'apporto dell'open source, beh, francamente credo che abbiano i mezzi per prendere in mano le redini di linux e co. e di continuarne lo sviluppo autonomamente, partendo da un'ottima base
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Ni. Non c'è dubbio che aziende come IBM, HP e Sun potrebbero prendersi carico tecnicamente della manutenzione e dello sviluppo di un s.o. quale è GNU/Linux, dopo tutto ciascuna di loro lo ha fatto fino a poco fa per i vari AIX, OS/2, AS/400, HP-UX, SunOS, Solaris, ecc. anzi lo fa tuttora quanto meno per manutenzione (forse Sun per Solaris fa ancora anche sviluppo, non so...). Ma allora la domanda è: se tecnicamente avrebbero tutti i mezzi per poter fare da soli, al punto tale che sicuramente (convengo anche io) in un ipotetico scenario di soli s.o. certificati da grandi aziende potrebbero benissimo far parte della "grande famiglia" a tutto discapito della libertà di ciascuno di noi di poter, ad esempio, ricompilare il nostro kernel, non potevano allora rimanere con i loro s.o. proprietari? perchè hanno deciso invece di abbandonarli più o meno progressivamente a favore di Linux? la mia risposta è: non possono fare altrimenti! nella particolare guerra tra i s.o. proprietari microsoft è già uscita vincitrice. E siccome rendere Linux un s.o. certificato (pur lasciandolo open source) significherebbe renderlo "proprietario", fare ciò per loro significherebbe tornare indietro, tornare a combattere bill gates sul terreno nel quale li ha già sconfitti pesantemente, tornare ad essere galline rinchiuse in un pollaio insieme al lupo. E' solo grazie all'open source e alla sua filosofia di libertà (intesa come non proprietà di nessuno in particolare) che hanno avuto l'opportunità di uscire da quel pollaio. Sono quindi legati a filo doppio con l'open source e con l'inattaccabilità della comunità omonima, se vogliono tentare di guadagnare quote di mercato nell'allettante mondo desktop (allettante perchè, come abbiam detto, molto numeroso), ed anche solo per sopravvivere in futuro. Ed essendo strategicamente già ora abbastanza dipendenti dal mondo open source, non possono tradirlo così bellamente. Non è verosimile. IMHO, naturalmente. Oh, intendiamoci, non voglio certo dire che mò ora è l'open source a tenere per le "palle" IBM e gli altri, assolutamente _no_. La dipendenza è totalmente reciproca perchè se non si fosse formata questa sorta di "alleanza" allora _SI_ che microsoft avrebbe potuto fare il suo P.Maligno pressochè indisturbata, spazzando via prima l'open source con il solo aspetto tecnico di P.Maligno (certificazione ovvero autorizzazione di ogni software, da cui Linux & c. sarebbero rimasti fuori) e poi, con comodo, sbarazzandosi anche dei suoi "compagni di merende" del consorzio TCG, forte del suo dominio nel mondo desktop, lasciandoli agonizzare come già stavano facendo. In questo senso io diffido anche di IBM e gli altri perchè loro (specie IBM) non sono "meglio" di microsoft (ricordo bene quando negli 80 era IBM la "cattiva", e a ragione) e quindi qualora in futuro si sovvertissero le posizioni con microsoft ecco che non avrebbero più bisogno del supporto della comunità open source e potrebbero davvero fare cartello tutte quante (microsoft inclusa). Questo al limite potrebbe essere l'unico ipotetico scenario potenzialmente preoccupante ma, insomma, prima di arrivare a quel punto dovrebbero accadere per lo meno un migliaio di cose in sequenza, tutte per niente scontate e nessuna che può accadere da un giorno all'altro
Poi vorrei aprire un inciso particolare su ciò che concerne quell'esempio di utilizzo del Protected Storage che io ho fatto e che tu hai citato (e per il quale ho espresso poc'anzi un sentimento di rifiuto che condivido con te). Vorrei aprirlo perchè esso solo apparentemente riguarda TCG e Palladium. Cioè, tecnicamente li riguarda eccome, ma riguarda anche e forse più un altro argomento: il DRM. Quell'esempio è infatti un chiaro e voluto riferimento a come potrebbe funzionare un meccanismo DRM che sfruttasse TCG. Rimango per un attimo nella neutralità che una spiegazione tecnica mi impone di mantenere prendendo una tua osservazione come spunto per spiegare ulteriormente il flusso. Hai espresso la tua contrarietà al fatto che un tale meccanismo ti impedirebbe di essere padrone del file (qualunque cosa esso sia) persino per sacrosanti usi perfettamente legali e legittimi da privato cittadino. In realtà tu potresti benissimo ancora trasferire quel file su altri apparecchi (altri computer o un dispositivo lettore mp3 portatile come l'ipod) ed usufruire del contenuto a patto che quest'altro apparecchio sia anch'esso TCG quindi dotato anch'esso di una chiave asimmetrica che può comunicare al tuo PC allo scopo di ri-cifrare il file affinchè sia decifrabile solo da quell'apparecchio. Ovviamente si suppone che poi anche quell'apparecchio possa essere in grado di effettuare l'operazione inversa al momento di "restituire" il file al PC. In pratica si tratta di emulare "digitalmente" l'atto del prestito di un CD o di un libro ad un amico: fin tanto che il CD o il libro ce l'ha l'amico egli può usufruirne ma noi no, fino al momento in cui ce lo restituisce. Bene, fatta la spiegazione esco dalla neutralità e quindi affermo subito che io sono _contrario_ ad un simile scenario per il semplice motivo che sono contrario a _qualsiasi_ forma di DRM proprio per princìpio. Ma d'altronde obbiettivamente non posso non riconoscere che, se proprio DRM dovrà essere, un DRM basato su TCG è un DRM per molti versi migliore di quelli attualmente in vigore perchè un DRM basato su TCG per lo meno consentirebbe alle major di potersi fidare (in questo caso il nostro computer è "trustworthy" per la major di turno) anche di un software open source che giri su un s.o. open source, mentre oggi un DRM può avere speranze di efficacia solo se applicato da sw closed su s.o. closed. In questo senso, si può tranquillamente dire che TCG viene in _aiuto_ dei sw open source, contrariamente da quanto detto da più parti. Ripeto, a me personalmente non piace comunque perchè non piace l'idea di non poter disporre totalmente di un qualcosa (in questo caso un file) che ho regolarmente acquistato, ma se proprio in futuro DRM dovrà essere per tutti, meglio con TCG in Protected Storage che come è oggi, per lo meno il DRM non potrà essere un'arma _tecnica_ che ms potrebbe usare per sbarazzarsi del "pericolo" Linux-desktop che già oggi incombe su di lei sempre più. Ovviamente eventuali "accordi commerciali" poco leciti nel perfetto stile microsoft sono sempre possibili, ma nè più nè meno che oggi e che, esattamente come oggi, potremmo semmai tentare di combattere per vie legali o politiche o magari anche di semplici pressioni in qualità di consumatori. Oggi, in una società occidentale dominata (ahimè) dalla tracotanza dei detentori di diritti d'autore è impensabile pretendere dalle major di prendere in considerazione il mercato non-windows in quanto essi, assecondati dal potere politico, hanno anche la facile scusa della oggettiva inapplicabilità tecnica; con TCG almeno questa scusa non ci sarebbe. Beninteso: non è certo per avere DRM su Linux che vorrei TCG, piuttosto ho voluto sfruttare questo argomento per spiegare i distinguo che esistono tra TCG e DRM; magari per molti possono essere insignificanti sfumature, ma tant'è, come mi sembra di aver già espresso, non ho la pretesa nè l'interesse di convincere alcuno dei miei ottimismi, bensì mi basta che si sappia la verità su come stanno le cose tecnicamente (e queste, come la matematica, _non_ possono essere un'opinione) poi ognuno può decidere in proprio se TCG e/o DRM gli piace oppure no, per i motivi più disparati ma non per ignoranza perbacco. Era a questo che mi riferivo quando parlavo di "Verità(TM)", mi riferivo alla verità tecnica, non certo a che io mi arrogassi il potere di sapere come andranno le cose in futuro!

Per chiudere questo inciso, una considerazione sul tuo punto di vista relativo al "voglio che un file sia legato alla mia persona, non al mio computer"; ci sono pro e contro anche in uno scenario dove un file DRM fosse legato alla persona invece che al computer: il pro è che in tal caso la persona potrebbe disporre del file come più gli piace (ma allora non si capisce a cosa servirebbe DRM-arlo!), ma il contro è che per ottenere di legarlo ad una persona significa che è la persona a _dover_ possedere (e non a _poter_ possedere solo se vuole) una chiave asimmetrica con la quale il detentore del diritto d'autore può identificarti. Il motivo percui ciò è a mio avviso negativo sta proprio in quell'ultima parola del periodo: _identificarti_. Identificazione personale obbligatoria? perdita della possibilità di anonimato? no, grazie, preferisco che mi si identifichi il computer, per lo meno nella peggiore delle ipotesi posso sempre sostituirlo
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Lungi da me voler polemizzare o arroccarmi sulle mie posizioni (più che posizioni sono sospetti, timori più o meno fondati), e spero di non averti dato questa impressione
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Assolutamente no. Anzi, mi è capitato varie volte di parlare di questo argomento e tu sei uno dei pochi con i quali è stato possibile colloquiare approfonditamente e allo stesso tempo cordialmente. E non ti nascondo che, per la prima volta da quando parlo di questo argomento, ho pure imparato qualcosa, qualche piccolo dettaglio a cui non avevo pensato, e per questo posso solo ringraziarti. Oltre tutto avevo detto che era impossibile parlare ulteriormente dei tuoi timori senza ripeterci e invece mi sbagliavo! Spero solo di poterti leggere anche in futuro, anche su altri argomenti ovviamente, con la certezza acquisita che da te c'è la possibilità di imparare qualcosa
Ok, credo di aver affrontato tutti gli argomenti chiave da te sollevati nell'ultimo post. Se mi fosse sfuggito qualcosa di cui vorresti sapere cosa penso ti prego di farmelo notare