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Old 12-09-2004, 15:36   #1
Antonio Avitabile
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Maometto Story secondo www.silvioberlusconifansclub.org

Mi è cascato l'occhio grazie al link contenuto nel sondaggio su Berlusconi. www.silvioberlusconifansclub.org


"Maometto story
Riceviamo e pubblichiamo.

In questo periodo si parla tanto di Islam, ma in quanti lo conoscono? In quanti sanno com’è nato e “perché” è nato? Chi era Maometto “Il Lodato”, (La Mecca 570 d.c. circa, Medina 632) ? Su di lui sono state scritte una serie di biografie, ma tutte (o quasi) risalgono a quella scritta da Ibn Ishaq e, successivamente, rielaborata da Ibn Isham, morto nell’883, dunque ben due secoli dopo la dipartita di Maometto.

Stanco delle vessazioni e delle umiliazioni subite, tra il 609 ed il 610 (la data non è certa), Maometto abbandona la dispotica moglie Khadigia, dalla quale, comunque, ha avuto ben cinque figli tra i quali vi è Fatima, dal cui matrimonio con Alì ebbero origine gli “Alidi”, e si ritira in una caverna del monte Hira per studiare la maniera di rinnovare la fede degli Hanif che per lui era la vera fede monoteista. Qui avrebbe avuto la rivelazione del Corano (dall’arabo Al-Quran, “la lettura” per eccellenza), incentrata sul monoteismo e, inizialmente, sull’annuncio dell’imminente giorno del giudizio, per cui era necessario convertirsi e pentirsi. Di fronte alle difficoltà riscontrate nella sua predicazione, nel 622 emigrò (“egira”) a Yathrib, la futura Medina, “La città del Profeta”, ospite di Abu Ayyub, e qui cominciò l’organizzazione della comunità musulmana, che i rafforzò sotto la sua guida sia a livello politico, sia a livello religioso.

Intanto, morta Khadigia nel 619, sposò quattordici donne, spesso per motivi politico-religiosi, la più nota delle quali era A’Isha, figlia di Abu Bakr. A Medina, Maometto continua a “sfornare” una rivelazione dopo l’altra, tra le quali la conferma monoteistica della parola di Abramo, spesse di contenuto giuridico onde poter “guidare”, ben oltre la religione, l’accresciuta nazione musulmana, la cosiddetta “umma”. Contemporaneamente si mise in urto con la comunità ebraica che lo accusò di non conoscere i sacri testi biblici, e sulla fondatezza di questa obiezione non ci sono dubbi. Nel 628, preso da un senso di onnipotenza, affermò di aver avuto l’ennesima visione la quale affermva che l’Islam dovrà essere la religione universale e per questo la propose a tutti i sovrani vicini, invitandoli a convertirsi. Maometto, dalla sua prima rivelazione (609-610?) fino alla sua morte, avvenuta a Medina dove è stato anche sepolto, è un continuo susseguirsi di rivelazioni. Non a caso, nel pieno del Medio Evo bizantino e latino, era considerato un “cosciente impostore e un turpe profittatore”.

Ma che cosa faceva per vivere Maometto prima di ritirarsi in meditazione? Maometto era uno dei cammellieri di Khadigia, una ricca vedova araba. Forse era anche un bell’uomo, ma, senza dubbio alcuno sapeva parlare, sapeva convincere la gente, tanto che Khadigia se lo prese per marito. Forse lui pensava di essersi sistemato, ma così non fu, in quanto, nonostante fosse bravo nell’alcova, la consorte non volle mollare i cordoni della borsa. Il fatto che, una volta risolti i problemi economici, ebbe quattordici mogli, a mio avviso sta ad indicare quale fosse il suo pensiero e in quale considerazione tenesse la donna. Da questo concetto deriva quello per cui solo il musulmano è un popolo eletto, mentre gli altri sono impuri e collocati al di sotto della donna. Quindi noi occidentali siamo un popolo inferiore, una razza da combattere, da sterminare.

A mio modesto avviso, se non reagiamo contro gli acefali che, pur di schierarsi contro gli Usa e contro la cultura occidentale in genere stanno difendendo questi “pazzoidi-terroristi-portatori di morte” con l’asciugamano in testa, tra 30-40 anni, al posto della croce che attualmente troneggia sui nostri campanili, vi sarà la mezzaluna.

Un’ultima considerazione: con la scusa dei dettami di questa presunta religione (e lo riaffermo, l’islam è solo una setta), vengono tollerate un rilevante numero di infrazioni alla nostra Costituzione, una su tutte, la discriminazione tra i sessi, cui si possono aggiungere le sofferenze imposte agli animali per la loro macellazione. Ma come, se io do un calcio ad un cane, mi becco 5.000 euro di multa, però loro possono fare tutto quello che vogliono. Se la Costituzione è valida per me, cittadino italiano, deve esserlo anche per loro. Poiché se io vado in un Paese musulmano devo rispettare le loro leggi, ed è giusto che sia così, per lo stesso motivo loro, che sono a casa nostra, devono rispettare le nostre leggi e non imporci le loro.

Daniele Vivaldo "

Non so se questo sito è un "organo ufficiale di Forza Italia", nel qual caso ho seri dubbi sulle possibilità diplomatiche dell'Italia.


A parte questo... Qualche esperto Islamista per commentare? Personalmente non ne so molto
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