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Old 04-09-2004, 14:04   #9
SaMu
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Non mi sembra che ne faccia una polemica, e specifica espressamente che non da' una colpa.

Quote:
Orbene, mi chiedo cosa ci sia da scandalizzarsi tanto se si mette in luce tutto ciò; perché mai questa straordinaria operazione politico-culturale debba suscitare oggi, a sinistra, la repulsa retrospettiva che abitualmente essa invece suscita. Se il Pci e gli intellettuali in qualche modo a lui vicini sono riusciti nell’impresa di esercitare un’influenza direttiva sull’insieme della cultura italiana, ciò non può che andare a loro merito. Significa che erano bravi, che Togliatti, il grande artefice di questa operazione, era un politico di primissimo ordine, profondo conoscitore della storia del Paese, capace come pochi di muoversi nelle cose della cultura e di accattivarsi le simpatie dei suoi addetti ai lavori. Significa che le case editrici, i giornali, le iniziative culturali gestiti e influenzati dal Pci e dai «suoi» intellettuali si sono mostrati capaci di attrarre il favore del pubblico e/o il consenso degli esperti. Ebbene: che male c’è, ripeto, in tutto ciò?
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