Questa è solo il primo sintomo:
http://www.techweb.com/wire/story/TWB20040730S0001
Occorre muoversi; intanti vi invito a firmare e far firmare questo:
http://swpat.ffii.org/letters/cons0406/index.en.html
Chi non è ancora al corrente della pressione che certe lobby d'oltreoceano stanno facendo sui politici europei per introdurre in Europa un sistema di brevetti distorto, può informarsi nel thread in rilievo nella sezione di programmazione.
[edit] Piccolo riassunto per chi non ha seguito le varie vicende. Scivo la storia in fretta, quindi mancano i link per validare le affermazioni (che si possono reperire facilmente in rete o nel thread nella sez. di programnmazione).
Ci sono due storie in ballo: la transizione della città di Monaco al software libero, e l'iter della normativa europea dei brevetti.
La normativa europea è una legge tortuosa, dove molto pressanti sono le ingerenze sulla politica di lobby interessate all'introduzione di norme simili a quella americana. Queste lobby, neanche a dirlo, sono prevalentemente d'oltreoceano.
Un primo voto del
parlamento europeo sulla legge dei brevetti si è concluso in maniera positiva: è stato raggiunto un buon compromesso, che sanciva la non brevettabilità del software, delle idee, dei formati, degli algoritmi, fermo restando la brevettabilità di una applicazione industriale della quale il (non brevettabile) software era una delle componenti. Ad esempio un formato di compressione non sarebbe stato brevettabile, un lettore home video innovativo che utilizzava all'interno questo formato sì. Questo voto fu possibile anche grazie all' "insurrezione" delle associazioni libere europee.
Nel frattempo, la città di Monaco aveva cominciato degli studi per valutare la fattibilità e la convenienza dell'adozione del software libero nella pubblica amministrazione. Neanche a dirlo, la fase di studio fu costellata da varie ingerenze da parte di un noto monopolista extraeuropeo, con strane visite di Ballmer presso il comune di Monaco. Questo studio - molto serio - è durato diverso tempo.
Dopo il voto del parlamento europeo, il consiglio dei ministri europeo ha profondamente modificato la normativa in esame, reintroducendo di fatto la brevettabilità del software, delle idee e - in ultima analisi - dei processi algoritmici, e ribaltando quindi il (quasi) libero voto espresso dal parlamento europeo. Da notare che questo avviene sotto la spinta e il patrocinio della presidenza Irlandese, che forse alcuni di voi sanno essere stata sponsorizzata dalla Microsoft. Puntualizzare la singolare coincidenza è come sparare sulla croce rossa.
Nel frattempo Monaco aveva terminato gli studi sul software libero, che avevano concluso positivamente a favore di questo. Monaco quindi ha intrapreso un piano di passaggio graduale a postazioni desktop con linux, un piano riguardante ben 14000 computer.
Nel voto del CdM europeo, un importante peso lo hanno avuto paesi quali la Germania (che inizialmente si era dichiarata _contraria_ alla modifica, salvo poi cambiare parere all'atto della votazione a seguito di alcune modifiche di facciata al testo). Il partito dei verdi tedesco ha quindi lanciato una singolare iniziativa: hanno chiesto a Monaco se e come le recenti modifiche sulla normativa dei brevetti europea potevano influenzare l'adozione di linux, o renderne problematico l'utilizzo. Lo scopo era duplice: da una parte sensibilizzare sulla pericolosità di tale normativa, dall'altro puntare l'indice sul doppiogiochista governo tedesco (che nel frattempo aveva cambiato opinione ancora una volta, dichiarandosi nuovamente contrario alla normativa approvata dal CdM...un colpo al cerchio ed uno alla botte, facendo finta di non sapere che l'unica cosa che conta è
il voto che hanno espresso, non le chiacchiere).
Il comune di Monaco è andato ben oltre la segnalazione dei verdi, bloccando il processo di passaggio a linux.
La mia speranza è che questo blocco torni al mittente come un boomerang molto affilato, e anche in fretta (visto che altre città - come Vienna - ed altre nazioni - come la Spagna - si stanno accorgendo che esiste una "tecnologia libera", nata storicamente in Europa, alternativa ai monopoli oltreoceano). Questo però richiede informazione, sensibilizzazione, e mobilitazione. L'iter della legge europea deve superare ancora diverse votazioni: vogliamo che siano i cittadini europei a decidere delle proprie leggi, o qualcun altro?
[aggiornamento] Sembra che Monaco sia tornata sui suoi passi, almeno per il momento:
http://it.news.yahoo.com/040812/26/2wdi0.html
A questo punto avrei preferito vedere _tutti_ i progetti di adozione software bloccati, non solo quelli relativi al sw libero, in modo da dare maggior risalto al pericolo.
La lotta è solo rimandata; occorre restare vigili per il futuro e non sottovalutare quello che è successo.