60 anni, laureato, buona famiglia, buona cultura, piacevole presenza (almeno così dicono le donne), libero professionista, un po’ matto, girato in buona parte del mondo, ottimo rapporto con le donne (fino al 1996), femminista, aggressivo ma stimolante intellettualmente, un importante passato di radicale, brillante (perché no).
Pornodipendente.
A partire dal 1996, quando sul computer che usavo per lavoro mi sono connesso ad internet.
Pornodipendente significa che tu stai delle ore davanti al monitor (sono arrivato a starci anche 8 ore), con il cazzo in mano sempre in tiro, a guardare migliaia di fotografie di donne in tutte le posizioni possibili ed immaginabili. Tutte uguali. Fino a che il cazzo ti fa male e tu, stremato, violentato, annichilito, frastornato riesci a smettere il rito eiaculando.
Dopo anni di angoscia ho cominciato a curarmi con uno psicoterapeuta specializzato in dipendenze. Ora comincio a vedere una possibilità di salvezza. Ed a questo punto lo psicoterapeuta mi ha detto che dovevo entrare in contatto con altri dipendenti come me, per confrontarci, scambiarci le nostre esperienze, le nostre paure, le nostre piccole gioie per i periodi di sobrietà, le nostre speranze. Dopo aver aperto numerosi forum su internet relativi alla pornodipendenza, finalmente il 23 aprile dell’anno scorso ho aperto un gruppo di auto aiuto per dipendenza dalla pornografia. E' il primo in Italia.
Ora ne sono fuori. Ma ho sempre paura di ricominciare.
Ad oggi siamo 605 iscritti ed abbiamo ricevuto 3.500 lettere di pornodipendenti., vogliamo poter contattare più gente a cui poter dire che comunicando tra di noi, studiando in prima persona la nostra malattia, responsabilizzandoci l´uno con l´altro si può cominciare ad uscire dalla nostra angoscia, dalla nostra paura di diventare pazzi.