Discussione: lo Stato Insolvente
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Old 16-07-2004, 09:11   #1
Antonio Avitabile
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lo Stato Insolvente

Lo stato non paga più i contributi già concessi alle imprese per tutte le leggi di agevolazione (488, 46, patti territoriali, contratti di programma...).
Si tratta di un atteggiamento irresponsabile che trascinerà nel baratro imprese e professionisti, con un effetto a catena inimmaginabile: chi ha avviato l'investimento ed ha già iniziato a spendere rischia seriamente di fallire o di chiudere semplicemente l'attività, dietro a lui andranno fornitori e consulenti. Un maremoto che deve assolutamente essere fermato.

Almeno 20.000 aziende, il cui investimento è già iniziato, attendono dallo stato soldi che non arriveranno. Il governo pagherà forse tra 9-10 mesi e le aziende non salderanno i loro fornitori, lasciando un buco di almeno un miliardo di Euro (se non il doppio).
Gli stessi fornitori lasceranno sul mercato altre perdite, licenziando frettolosamente mano d'opera e, forse, fallendo o chiudendo. Cosi per altri passaggi.

Impossibile determinare la fine e la portata di questa reazione a catena, ma il rischio non calcolato è la recessione del mezzogiorno, la disoccupazione alle stelle, la rovina di molte famiglie.

Ed i consulenti che hanno assistito le imprese, agganciando il loro compenso all'incasso del contributo, licenzieranno i propri dipendenti e dovranno chiudere, mentre lo stato insolvente chiede loro il pagamento delle imposte.
Che ne sarà delle loro attività? A cosa serviranno anni di studi e di investimenti? Cosa diranno ai loro clienti?

Lo stato insolvente ed inaffidabile chiede alle imprese una cauzione sul rispetto dei tempi previsti, ma poi paga (se paga) quando vuole.
Con quale coraggio il Ministero delle attività produttive acquisirà dalle imprese la cauzione per il mancato rispetto dei tempi?
Quanti provvedimenti di revoca saranno emessi verso coloro che, avendo già ottenuto la prima quota di contributo, non potranno ottenere la parte rimanente degli incentivi concessi pur non avendo alcuna responsabilità?

E le banche? Come si comporteranno verso le imprese colte di sorpresa dal provvedimento? Concederanno nuovi fidi o revocheranno quelli esistenti?
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