Mi riferisco alle vittime "d'amore", quelle persone a cui il partner ha regalato una bella delusione.
Diceva Manzoni: "spesso la vittima è complice del suo carnefice" e un autore contemporaneo scrive: "bisogna possedere un po' di cattiveria, altrimenti ci si rende automaticamente vittime del prossimo" intendendo dire con queste parole che se si è troppo buoni e questo atteggiamento non viene contraccambiato si è già diventati (in un certo qual senso) vittime.
Insomma più si è buoni verso l'altro e più sarà difficile che l'altro sia altrettanto bravo nei nostri confronti...
Quindi, siate comprensivi/e ma non abbassatevi troppo alle angherie dell'altro/a.
Più si è dolci, più si cerca di capirlo/a e più l'atteggiamento che otterremo sarà l'opposto di quello sperato.
Credetemi, è così!
PS: pensate a quando sbattete con la macchina, provate a chinare il capo e ad essere comprensivi... poi vedrete cosa otterrete