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Old 19-07-2025, 11:01   #9
the_joe
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Originariamente inviato da azi_muth Guarda i messaggi
La situazione che descrivi, ossia la delocalizzazione produttiva e il ruolo degli “intermediari”, è una conseguenza diretta di una dinamica prevista e ampiamente studiata nella teoria economica: quella dei vantaggi comparati. Ogni paese si specializza in ciò che sa fare meglio o a minor costo, e attraverso lo scambio internazionale, l’output complessivo e il benessere globale aumentano.

Non è una truffa o una scorciatoia immorale: è la logica stessa del commercio globale, ed è grazie a questa che come tu stesso dici abbiamo avuto per anni accesso a beni a prezzi contenuti e se, nel complesso, i redditi reali in Europa sono cresciuti.

L’Italia, semmai, è un’anomalia: è uno dei pochi paesi sviluppati dove i salari reali sono rimasti stagnanti dagli anni ‘90. Ma questo non è colpa della globalizzazione in sé, bensì di fattori interni: bassa produttività, scarsa innovazione, inefficienze nel sistema educativo e amministrativo, mancanza di politiche industriali serie.

Inoltre, spesso ci si dimentica di un dato fondamentale: centinaia di milioni di persone sono uscite dalla povertà assoluta proprio grazie a questo modello. La Cina è l’esempio più eclatante: in pochi decenni ha trasformato un’economia rurale e arretrata nella seconda potenza mondiale, con un miglioramento concreto delle condizioni di vita di gran parte della popolazione. Anche in India e nel Sud-est asiatico si osservano miglioramenti simili, benché più graduali.

Se oggi quei paesi non vogliono più solo produrre su commissione ma anche innovare e vendere col proprio marchio, è un segnale positivo: dimostra che la globalizzazione ha funzionato.

La “pacchia” non era tale. Era una fase di transizione, da cui abbiamo tratto vantaggi (seppur distribuiti male), e ora viviamo il normale risultato di un riequilibrio globale. La risposta non può essere il rimpianto o il protezionismo, ma più investimenti, più innovazione e una politica industriale seria.
Sono pienamente d'accordo con te, solo che questo modello di sviluppo stà mostrando i suoi limiti, o meglio, il pianeta che ci ospita li stà mostrando, non è minimamente pensabile che 8 miliardi di persone, cifra in aumento costante, possano avere un tenore di vita nemmeno lontanamente paragonabile a quello che teniamo noi occidentali e questa cosa dovrà essere affrontata prima o poi.
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焦爾焦
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