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Originariamente inviato da @Liupen
Io non sarò un esperto ma so che la criptazione richiede solo una P2P con chiave nascosta... nessun passaggio in più di quello che fà già il controller.
Vari studi hanno dimostrato che criptare non toglie risorse di calcolo o cali di velocità.
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Secondo me con quell’affermazione si riferiscono allo studio [5], cioè ErasuCrypto. Lì se vai a leggere nello studio dicono che la cancellatura con crittografia tocca le performance dell’SSD perché se c’è da dover cancellare una pagina e basta si va a usare grandi volumi di chiavi (e una chiave corrisponde ad una pagina se non erro).
Comunque lo studio di ErasuCrypto è del 2016, può essere che la tecnologia sia cambiata un po’ da 9 anni. Ammetto di non aver mai studiato la cancellazione tramite crittografia nelle NAND flash/SSD, sarebbe forse il momento di farlo…
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Originariamente inviato da @Liupen
Questo non mi è nuovo: "Inoltre, in [4] è stato dimostrato che, anche con un comando TRIM eseguito correttamente, i dati cancellati possono rimanere sull'unità per un periodo di tempo piuttosto lungo prima che il garbage collector li acceda."
Ad un certo punto, degli ssd con TRIM attivo scrivono: "In questo caso, la probabilità di ripristinare i metadati del file è molto elevata."
cosa con cui non mi trovo d'accordo. Dipende da quanto e se è implementata l'azzeramento dei vaolori di mappatura. In un contesto di ssd PRO sono ormai standard credo. Certo se il riferimento preso è un ssd Samsund 870 evo... 
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Mi sembrano abbastanza correlate le due parti: può esserci anche il TRIM attivo ma se il garbage collector non fa il suo i dati possono essere recuperabili senza problemi, indipendentemente se la mappa L2P sia stata aggiornata o meno.