Il vero problema lo dice l'articolo, la stampa "tradizionale" si è sputtanata da sola:
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Originariamente inviato da articolo;
La fiducia, invece, premia i divulgatori scientifici (45,7%) e i giornalisti (41,7%).
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Infine, la regolamentazione è considerata necessaria: per il 62,3% le regole deontologiche del giornalismo dovrebbero essere estese anche a chi comunica online. Ma solo la metà crede che oggi i giornalisti le rispettino davvero. La fiducia, ancora una volta, risulta incerta.
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azz ben 41,7% di fiducia, cioè la maggioranza (58.3%) li sfiducia.
Il vero problema non sono tanto i social ma la vecchia stampa che ha perso autorevolezza.
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Originariamente inviato da the_joe
Ma quale dibattito potresti instaurare con persone che nonostante tutte le prove, gli studi, le opinioni quotate, continuano a negare cose ovvie come gli sbarchi sulla luna o (spero siano pochi) credono che la terra sia piatta e dentro una specie di palla di natale?
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qualche caso irrecuperabile c'è sempre stato, come le sette alcune anche sponsorizzate da famose star di hollywood (scientology con tom cruise, travolta) ecc.
Ma quelli fanno notizia perchè sono strani e li si deride, non perchè siano davvero tanti.
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Originariamente inviato da bobby10
La vedo nera.
In particolare le persone di 60/70 anni non le vedo per niente pronte a questo caos di notizie false ed in generale non ci capiremo più un cazz
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Originariamente inviato da al135
vabè c'è poco da meravigliarsi, da una vita mi son cancellato da facebook per evitare di leggere i commenti dei peggio boomer con la terza media 
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Mah, secondo me i 60/70enni non sono sui social, troppo vecchi e il fenomeno è arrivato troppo tardi per loro, sono i nativi digitali o al più quelli della nostra generazione (40-50enni) che sono cresciuti col pc o col telefonino in mano.
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Originariamente inviato da blobb
chi decide quali sono le ca...te e chi no???
comunque le persone cercano fonti alternative perchè i media tradizionali sono diventati delle vere cloache
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vedi sopra
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Originariamente inviato da Unknown84
Però attenzione, perchè non è assolutamente vero che un qualcosa che circola poco sia da associare, per forza di cose, al falso o all'errato.
La maggioranza delle persone tenderà sempre a riproporre le opinioni espresse dalla maggioranza stessa, per paura di restare isolata.
Anche se in disaccordo, la popolazione sarà sempre inibita ed incline a riproporre quelle che sono le posizioni che vanno per la maggiore, a prescindere dalla giustezza di quelle stesse posizioni.
Ci vuole molta più forza ad esprimere un pensiero in opposizione al pensiero dominante che ad "adagiarsi" su di esso.
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Un volta l' "anticonformismo" era un valore "giovane" e associato al progresso, il conformismo era vecchio e piccolo-borghese. Ora le cose si sono invertite, il conformismo è buono mentre il resto è complottismo o terrapiattismo. Non so come sia potuto succedere, forse con le sinistre che una volta protestavano (erano progressiste e anticonformiste) ed avevano egemonia culturale, ora arrivate al potere hanno girato la "spinta culturale" ai loro bisogni governativi, cioè di fatto conformismo. E' solo una ipotesi eh.