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Originariamente inviato da azi_muth
Verificare una notizia falsa è molto difficile.
Ci vuole conoscenza, competenza e oggettività.
Mentre la gente scegli di credere a quello che è più affine al proprio pregiudizio e lo difende anche contro le evidenze.
La gente vuole sentire quello che gli piace non quello che è vero.
Per questo i propagandisti hanno successo in rete e chi ha vera compentenze no.
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I propagandisti hanno successo perché gli algoritmi li rinchiudono all'interno delle loro bolle, amplificando solo ciò che conferma i loro bias cognitivi.
E la censura, sempre più indiscriminata, invece di arginare il problema, finisce per soffocare il dibattito e radicalizzare ulteriormente le divergenze.
Come dici smascherare le notizie false non è una passeggiata: servono tempo, competenza, oggettività e un po' (tanta) pazienza. Ma senza confronto, anche acceso (senza scadere negli insulti eh), lo spirito critico va a farsi benedire, e con lui la democrazia.
Quanto alle competenze: non è che chi ce l'ha non emerge, è che spesso il pubblico preferisce il tizio polemico a chi spiega le cose con calma. Però la forma non sempre riflette il contenuto, a volte dietro a un tono provocatorio c'è più studio di quanto sembri… solo che il tizio col tono pacato, per quanto competente possa essere, non buca l’algoritmo.
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Originariamente inviato da bobby10
È una roba insopportabile.
Immagino poi in un periodo di tensione come questo se iniziano a girare video di dichiarazioni false da parte di politici particolari..
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I deepfake sono un problema serio, ma com’è che si dice in questi casi? Il progresso non si arresta. Il vero guaio è che arriviamo sempre dopo: prima lo subiamo, poi a frittata fatta ci accorgiamo che forse andava regolamentato, ma a quel punto il danno è già fatto.