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Originariamente inviato da rattopazzo
Quello che la Russia o Israele percepiscono come minaccia non si può davvero capire se non ci si trova lì, a viverla. È facile parlare stando al calduccio (o al fresco, dipende dalla stagione) a migliaia di chilometri di distanza.
Ok che ogni Stato ha il diritto di dire “questa è una minaccia per me”, ma devono esserci dei contrappesi seri, altrimenti si finisce sempre col solito doppio standard, dove la soggettività si trasforma in puro arbitrio.
Quello che vale per la Russia dovrebbe valere anche per Israele e viceversa,
Il problema è che non succede quasi mai… anzi, togliamo pure il “quasi”.
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E quali sono i contrappesi seri?
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Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui [cit.]
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