Quote:
Originariamente inviato da azi_muth
Le sanzioni riguardanti l'astensione in Italia sono esistite durante il Regno d'Italia e durante il fascismo, che non erano certo il culmine della democrazia occidentale...
Dopo queste esperienze I padri costituenti hanno deciso di qualificare il voto come dovere civico senza prevedere sanzioni dirette riflettendo una precisa filosofia democratica: il voto deve essere espressione di una libera scelta del cittadino, non il risultato di una coercizione statale. Questa impostazione si basa sul principio che la partecipazione democratica autentica non può essere imposta attraverso sanzioni, ma deve scaturire dalla coscienza civica dei cittadini. L'ipotesi di sanzionare l'astensione infatti presenta contraddizioni interne. Ha un effetto controproducente, potrebbe generare un voto "di protesta" o casuale, svuotando il senso della scelta elettorale. Puo' condurre a una distorsione rappresentativa perchè aumenterebbe artificialmente l'affluenza senza garantire qualità della partecipazione e inoltre ha un costo democratico perchè trasformerebbe un diritto in obbligo, snaturando la natura liberale della democrazia.
Bisogna anche ricordare che non basta infatti il voto per qualificare una democrazia come tale.
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Grazie, non lo sapevo.
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