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Old 09-05-2025, 16:51   #3
Cfranco
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In questo contesto, non si può fare a meno di chiedersi se l'industria dei tripla A riuscirà mai a rinnovarsi e rivedere il processo creativo ormai stagnante e limitato, o sia destinata a un completo riequilibrio che vedrà gli studi indipendenti conquistare la scena.

Il problema sono le public company
Quando queste aziende si mettono nel listino da una parte raccolgono un sacco di $$, ma dall'altra diventano schiave degli investitori
Gli investitori non comprano azioni per passione, ma pretendono ritorni sicuri e abbondanti, e i dirigenti sono obbligati a perseguire questi obiettivi.
Agli investitori interessa soltanto che il titolo vada su e che produca guadagno, non gliene frega una mazza se produci videogiochi o pentole, l'unica cosa che conta è che le azioni aumentino di valore.
Se produci un gioco deve essere uno che ti garantisce guadagni, e se tutti fanno live service con monetizzazione selvaggia anche tu devi farlo, perché se non lo fai gli investitori ti faranno causa per i "mancati guadagni", se fai un bel gioco per passione finirai licenziato e in tribunale perché non hai fatto gli interessi degli azionisti.
Ecco perché le grosse aziende quotate in borsa possono produrre solo robaccia, sono costrette dalla loro stessa struttura societaria
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Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn
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