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Originariamente inviato da @Liupen
Mumble...mumble....
Cerchiamo di capire, Black, le conseguenze di questo approccio.
Immaginando un ssd nvme Renegade G5 pieno a oltre il 70% ed usato continuamente da un paio d'anni con dati statici/dinamici che hanno previsto cancellazioni e riscritture, questa programmazione, porta effettivamente qualche vantaggio per un utente domestico?
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Questo approccio di cui parli l'ho notato già tempo fa con le sue recensioni sul
PM9E1 (OEM del 9100 PRO),
PCB01 (OEM del P51) e del
990 EVO Plus, semplicemente l'ho sempre ignorato perché non combacia con quello mostrato nelle recensioni degli altri recensori. Nel senso che Tom's Hardware non mostra alcun folding per il 9100 PRO e per il 990 EVO Plus, se HOMOLAB lo fa mi viene da pensare che abbia una configurazione di test molto diversa rispetto ai recensori a cui noi siamo abituati a consultare oppure che lui sbaglia qualcosa con i test stessi. In ogni caso, rispondendo a "porta effettivamente qualche vantaggio per un utente domestico?", io penso che fare del folding prima delle scritture direct-to-TLC porti a un minor WAF. Due motivi per questo:
1) il folding in sé è la compressione di 3 blocchi SLC in 1 TLC e questa è un'operazione sequenziale
[1]. Tante scritture di questo tipo (ossia sequenziali) riempiono sequenzialmente un blocco e un blocco sequenziale non necessita di tutte le operazioni di lettura, cancellatura, modifica e scritture che fa il GC con un blocco scritto randomicamente
[2], quindi le scritture e i blocchi sequenziali hanno un WAF più basso rispetto a quelle/i randomiche;
2) se ci pensi, per arrivare a fare delle scritture direct-to-TLC dopo il folding devi consumare in primo step tutta la cache SLC che tipicamente è di 200+GB (è un numero generale, poi ci sono SSD e SSD) e poi devi superare tutto lo stadio di folding che non so di quanti GB è fatto (sicuro non di pochi). Penso che l'utente debba trasferire una quantità di dati ingente per arrivare alle scritture direct-to-TLC dopo tutto questo e visto il vantaggio del WAF più basso tanto vale far consumare il meno possibile le celle NAND flash.
Tu dopo questo ragionamento potrai dirmi "sì ma così hai performance più basse", vero e non ti do contro, non c'è alcuna positività per la velocità dell'SSD, ma non mi vengono in mente altri motivi per i quali fare folding prima di scritture in direct-to-TLC.
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Originariamente inviato da @Liupen
Ora, dopo aver smesso di ridere in faccia al tipo che dà degli incompetenti agli altri, ciccando il parallelo tra due cose diverse che hanno in comune la parola "cache", tornando alla sua dissertazione...
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Beh non ho molto da dire Liupen, alla fine hai spiegato in modo molto più esteso e dettagliato la parte sopra del mio messaggio (che l'ho scritta prima di leggere il tuo ultimo commento) e ovviamente son d'accordo su tutto. Folding alla fine è una scrittura on-die e on-chip-copy, quindi i blocchi SLC sono catalogati in un foldset, poi questi blocchi SLC vengono compressi in TLC nel foldset dei blocchi TLC.
Son d'accordo anche su quanto hai detto a riguardo di "Mappatura.. espansione.. ecc ecc.". Quando lessi la prima volta quel pezzo di testo dissi "deve aver sbagliato qualcosa la traduzione, non ha senso sta roba. Fammi provare a tradurre in italiano..."... e indovina? Anche lì non aveva senso, quindi ho pensato "o fa schifo la traduzione dal cinese oppure lui ha messo in mezzo cose che non c'entrano nulla, o che perlomeno non sono documentate da nessuno", quindi ho provato a prendere il buono e buttarlo giù come punto interessante (secondo punto del post originario).
Unica cosa, questo:
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Originariamente inviato da @Liupen
Non mi risulta che la prima forma di nCache fosse stata creata per la mappatura.
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Proviene da
qui, dalla prima recensione dell'SN750 di AnandTech. Di AnandTech mi fidavo molto, quindi non son sicuro che sia una cavolata quello scritto da loro/HOMOLAB, magari la fonte è vecchia e ora le cose son cambiate, non so.