È rammaricante constatare la scarsa abilità di comprendere un testo scritto dimostrata dal suddetto commento.
La mia disamina non criticava Enotria perché
così mi andava, ma si limitava solo a evidenziarne pecche e carenze a supporto di una teoria socio-culturale riguardante la considerazione della produzione videoludica nostrana.
In ogni caso, se dovessi ribattere al tuo pensiero, direi che
si deve criticare Enotria! È nostro dovere se vogliamo far capire che scarsi investimenti pubblici nel settore producono solo ciofeche mezze riuscite.
Elogiare fallimenti solo perché gli sviluppatori sono alla loro prima esperienza, o peggio, solo perché sono italiani, non gioverà mai a nessuno. Questo tipo di campanilismo "struzziano" non farà altro che abbassare l'asticella qualitativa e produrre prodotti sempre più scadenti.
Apprezzo i team che mettono su una campagna kickstarter per finanziare lo sviluppo prima che lo stesso si concluda, ma invitare anche i giocatori più smaliziati a regalare soldi per acquistare un prodotto fatto e finito (a posteriori

) nonostante esso sia qualitativamente fallato... beh, non mi sembra la scelta più sensata.
Poi, mi sembra ovvio che se la direzione artistica è tutto ciò che uno chiede da un videogioco, si è liberissimi di spendere i propri guadagni come si vuole.