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Originariamente inviato da Ripper89
La "strategia" non è in realtà ancora chiara per ora, di fatto oggi ciò che ha indebolito la posizione geopolitica USA è stata la globalizazione e la condivisione del know how, che l'ha resa dipendente da terzi, contrariamente invece alla Cina che produce tutto tranne le macchine per la litografia.
Il voler riportare produzioni e investimenti all'interno del proprio territorio può anche valere un temporaneo calo del PIL se questo potrà portare ad una riduzione del gap con la Cina.
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Donald Trump è guidato dal suo narcisismo patologico in tutto quello che fa.
Come uomo d'affari è stato un bancarottiere seriale di professione; nel senso che il suo modus operandi è metter su una cordata di investitori, prendere più soldi possibili dalle banche, costruire/acquistare/rinnovare con costi insostenibili e portare il tutto alla bancarotta. Il "segreto" sta nell'investire soldi suoi il meno possibile (il grosso sono soldi di altri), subappaltare ad aziende sue (magari messe su ad hoc), non pagare i subappaltatori terzi. E dopo la bancarotta acquistare i beni liquidati spendendo briciole (quando possibile).
Tutto questo facendo affidamento su uno stuolo di avvocati che fanno cause su cause per intimidire tutti.
Adesso, dopo aver fatto tesoro della sua prima presidenza nel capire come applicare i suoi metodi a livello federale, sta facendo lo stesso come presidente.
Durante la sua prima presidenza c'era ancora qualcuno nel GOP (partito repubblicano USA) che gli teneva testa, adesso, dopo 8 anni di controllo sempre maggiore sul GOP, Trump ha riempito il partito di molluschi senza spina dorsale che sanno fare solo gli yes-man.
Il problema è che uno stato non è la Trump Organization, quindi sta letteralmente causando la bancarotta del sistema economico su cui si reggono gli USA senza essere in grado di sostituirlo con un alternativa almeno non troppo inferiore.