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Old 13-03-2025, 12:42   #8
Wrib
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Non essendo esperto di certe situazioni ci sono diverse cose che non mi tornano. In particolare non riesco ad immaginarmi come si è svolta temporalmente la sequenza di eventi che gli ha permesso fisicamente di danneggiare la bici. Qualcuno mi aiuta a fare chiarezza? Quello che altrimenti mi verrebbe da ipotizzare è:

Nel momento in cui è stato fermato e multato gli è stato consentito di tornare a casa con quel mezzo? Non gli è stato sequestrato immediatamente?

Se gli è stato sequestrato immediatamente non ha avuto il tempo di danneggiarlo, e in questo modo nemmeno può nascere tutto questo casino.

Se invece appena dopo la multa gli è stato concesso di rincasare con il mezzo, dopo quanti giorni gli è arrivata la notifica di sequestro del mezzo? Immagino ci sia una notifica o qualche comunicazione ufficiale che fa partire ufficialmente il sequestro se gli è stato concesso di riportarsi a casa la bici, per logica non avrebbe potuto tornare a casa con qualcosa di sequestrato se il sequestro fosse partito già al momento della multa.

Quindi mi viene da pensare che nei giorni successivi alla multa, ma prima della comunicazione di sequestro, il mezzo fosse tecnicamente ancora di sua piena proprietà. In quei giorni avrebbe potuto usarlo (in proprietà privata perchè non omologato) e danneggiarlo utilizzandolo ma anche danneggiandolo volontariamente perchè era ancora un bene di sua proprietà.

Ma anche se lo avesse danneggiato dopo la notifica di sequestro, devono dimostrare che lo abbia danneggiato dopo la ricezione della notifica e non nei giorni prima della ricezione della stessa. Ci vedo un grosso bug nell'avergli concesso di rincasare con il mezzo, bug che da ragione a lui se lo ha danneggiato.


EDIT: ho fatto una piccola ricerca trovando questo:
https://corrieredelveneto.corriere.i...tml?refresh_ce

Cito dall'articolo:

Nello scorso mese di novembre, il prefetto di Belluno ha disposto la confisca del mezzo, ordinandone la consegna alla carrozzeria di Feltre convenzionata. E qui sono cominciati i veri problemi, in quanto l'uomo ha ritardato la consegna con mille giustificazioni diverse fino al 23 gennaio, quando si è presentato con la bici gravemente danneggiata e, di fatto, inutilizzabile

Quindi direi che c'è stato chiaramente un periodo di tempo in cui la bici era ancora di sua proprietà prima della comunicazione del sequestro. E se avesse venduto la bici in quei giorni per iniziare a rientrare del costo della multa? Se l'avesse persa? Se gli fosse stata rubata? Se l'avesse danneggiata/sembrata per riutilizzare i pezzi sempre in quel lasso di tempo in cui tecnicamente era ancora sua?

Proseguendo con l'articolo si arriva alla risposta:

L'interrogatorio

A quel punto, oltre alla pesantissima sanzione ricevuta, il 44enne è stato interrogato sui motivi del danneggiamento e ha ammesso di averlo fatto per impedire che la bici fosse messa all’asta. Il gesto gli è costato una denuncia per danneggiamento di bene sottoposto a sequestro, aggiungendo un nuovo capitolo ai suoi guai legali. Che adesso sono ben più gravi di una semplice, pur pesantissima, multa.

Direi che questo tizio ha danneggiato il mezzo dopo aver ricevuto la notifica di sequestro e lo ha pure ammesso quindi l'accusa è ineccepibile. Mi chiedo cosa sarebbe successo se avesse venduto il mezzo o lo avesse smembrato per riutilizzarne i pezzi nei giorni in cui era ancora di sua proprietà, in teoria sarebbe stata una valida giustificazione, qui sembra che siamo proprio di fronte ad un caso in cui ha confessato di averla rovinato dopo la notifica.

Ultima modifica di Wrib : 13-03-2025 alle 13:08.
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