Quote:
Originariamente inviato da Massimiliano Zocchi
Sì, ma questa cosa viene ripetuta a pappagallo come se sono diventato esperti nell'auto elettrica per magia. Hanno iniziato a lavorarci esattamente quando abbiamo iniziato noi, solo che le case europee hanno dormito alla grande. Quindi non è che qui si è spinto per una tecnologia che i cinesi avevano già, come se avessimo imposto di mangiare con le bacchette, ci hanno semplicemente lavorato duramente.
Possiamo solo fare mea culpa.
|
Infatti il senso del senso del mio intervento è proprio questo... Se, anche ob torto collo, ci dovrà essere l'auto elettrica europea bisogna lavoraci per bene, con orizzonti temporali realistici e flessibili, con un piano generale di finanziamenti per lo sviluppo e di creazione di un " ecosistema " ( termine forse poco calzante ) e di preparazione del mercato.
Invece si è fatto tutto il contrario in un contesto globale dominato dalla Cina.
Anzi, per la serie " agli zoppi grucciate " come si dice dalle mie parti, da quest'anno multe miliardarie a chi sfora i nuovi limiti sulle emissioni.
Forse a Bruxelles hanno dimenticato che è la domanda a fare il mercato e che le imposizioni totali dall'alto, in stile ex URSS, non portano da nessuna parte?