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Originariamente inviato da jepessen
L'industria dei videogame non considera i videogiocatori come cavie, ma come target di acquirenti, e come tutte le altre industrie cerca semplicemente di massimizzare i profitti.
Se dopo svariati anni di critiche questo matchmaking e gli acquisti in game non sono stati eliminati, significa semplicemente che per l'industria e' una meccanica che funziona e che porta piu' introiti che non introdurli.
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Eh bè... si chiama gioco d'azzardo con il benefit che l'hai rivestito in modo tale da non dover sottostare alle regole del gioco d'azzardo perché alla fine hai tolto anche la vincita in denaro per una vincita puramente virtuale. Da un punto di vista economico è assolutamente un win win.
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Perche' la gente che si lamenta sara' sempre una minoranza, quello che vogliono e' guadagnare sulla massa. D'altronde se voi poteste guadagnare 30 o 50 con lo stesso prodotto, non penso proprio che lo vendereste a 30 da buoni samaritani.
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E infatti secondo me qua non è un problema di software house ma di nazioni che dovrebbero VIETARE i loot box e tutti quelle cose pseudo casuali ma che paghi con soldi veri e in generale le meccaniche pay2win in quanto si tratta sotto falsa veste di gioco d'azzardo.
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Se ad un certo punto la gente, tramite passaparola o altro, si decide in massa di non acquistare piu' giochi con queste meccaniche, l'industria dei videogame cambierebbe approccio non perche' presa da un profondo esame di coscienza, ma semplicemente perche' reputerebbe la strategia non piu' profittevole e punterebbe ad altro.
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Se il mondo funzionasse così sarebbe bello... nella realtà il mondo tende a scegliere la merda. Vende più il Tavernello del Brunello di Montalcino tanto per fare un esempio. Quindi sperare in una cosa del genere mi sembra un po' surreale.