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Old 30-11-2024, 10:26   #66
Energia.S
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Originariamente inviato da Darkon Guarda i messaggi
Turbo non è questione di avere il fogliettino in tasca o no e lo sai benissimo.

È che io per primo sono stanco di dove andare al bar e insistere per avere lo scontrino.
Andare dall'idraulico e sentirsi sempre dire "CON o SENZA"?!

ecc... ecc... ecc...

E non mi dire che non capita perché lo sappiamo tutti che capita eccome e che se lo chiedono sempre è perché c'è chi gli dice "SENZA SENZA".
Quindi per questo vorrei un mondo no cash. Perché magari non risolvi tutti i problemi del mondo e non risolvi tutta l'evasione ma almeno fino a un certo livello di fatto daresti una bella falciata a certi atteggiamenti.

Cito da un vecchio articolo del 2015:

Quote:
Si dice che l’abolizione del contante comporta la totale emersione del nero e l’eliminazione definitiva dell’evasione fiscale. Un paradiso. Come dice la pubblicità, se tutti pagano le tasse, ne pagano tutti di meno. C’è un vizio nascosto, però, in questo ragionamento. Si dà per scontato che lo Stato, paternamente, tragga le tasse da un Paese per erogare servizi e nulla più. Una volta erogati i servizi il Fisco sarebbe certamente moderato. Si ignora che le persone che agiscono per conto dello Stato, dovunque, tanto nelle democrazie quanto nelle dittature, sono portatrici di interessi propri, cioè – detto facile – dirottano la spesa pubblica in quel che serve per gestire il consenso o anche solo per mangiarsela loro.

La Scienza delle finanze insegna come si può trarre il massimo da un sistema economico senza danneggiarlo e tenendo conto delle aspettative razionali dei consociati. Uno Stato che si vedesse onnipotente nei confronti dei propri cittadini siete proprio così sicuri che userà questa onnipotenza per diminuire il carico fiscale? La tentazione di prelevarvi tutto, ma proprio tutto, con mille tecniche, sarebbe troppo forte, lasciandovi ad un livello maltusiano di sopravvivenza (forse, se sono intelligenti, ma ne dubito). Se lo Stato sa tutto, ma proprio tutto, di voi, vi toglierà tutto: ragionandoci, è semplicemente la cosa più naturale e razionale che potrà accadere e che, in un certo senso, sta già accadendo. La frase andrebbe riletta in questo modo: se tutti pagassero le tasse ne pagheremmo tutti di più. Vi sentireste più sicuri in questo mondo?

bceAncora sull’evasione. In un mondo in cui solo il 3 % della moneta è contante, la grande evasione non avviene più con il “nero”, ma con la contabilità. Quella non la colpiamo mai. Ma, andando a vedere la piccola evasione, lì dentro c’è evasione vera (il grande professionista che non versa le tasse), ma anche evasione di necessità (quanti piccoli artigiani o professionisti marginali chiuderebbero se dovessero fare emergere tutto il loro lavoro?). Uno Stato efficientissimo che fa chiudere un milione di artigiani e piccoli professionisti o imprenditori, o che li porterebbe a livello di sussistenza tale da impedire loro qualunque forma di investimento e di innovazione, avrebbe forse appagato un nostro bisogno di equità? Insomma, farebbe bene alla nostra economia?

Altro problema da non sottovalutare è quello della privacy. Chi controlla i portafogli controlla tutti gli aspetti della vita di un individuo. Può proporgli il genere di merci che sa che questi compra spesso; lo può inseguire con piani di accumulo e altre forme di stalking finanziario. Molti, ingenuamente, dicono: “Io non ho nulla da nascondere”. Ma per quale ragione dobbiamo mettere dentro le nostre famiglie una “scatola nera” che registra ogni movimento, sia pur minimo? Non vi spaventa un po’ questo controllo globale? Il vostro bisogno di sicurezza ha annientato a tal punto il vostro diritto alla riservatezza e, in ultima analisi, alla libertà?

Poi c’è il diritto di proprietà sui depositi, che è assai controverso. Il Governatore della Banca centrale europea (Bce) ha chiarito recentemente che, in caso di difficoltà della Banca, i correntisti non sono “proprietari” del denaro depositato, ma solo “creditori”, e quindi corrono in pieno il rischio di credito. In altre parole, se un Paese, come la Grecia di oggi, domani chissà l’Italia, ieri Cipro, ha problemi finanziari, magari anche solo per operazioni speculative andate male alle banche, pagano… i correntisti, con una decurtazione percentuale dei loro depositi. E del resto la tentazione è fortissima. Quei vostri soldi, sono solo un “campo” in un “record” nel computer della banca. Basta fare click e quei soldi diventano di un altro. Perché non cercare mille scuse per farlo? Senza arrivare all’insolvenza, ci sono le commissioni e altre mille diavolerie per spostare questo vostro credito nel patrimonio netto della banca. Potrebbero fare lo stesso con le banconote e le monete che conservate nel vostro portafoglio? Rifletteteci. Finché c’è, anche minima, questa alternativa, ci sarà un po’ di paura ad esagerare, perché potrebbe venir meno la fiducia nelle banche e si potrebbe fare la corsa agli sportelli. Ma quando ciò sarà vietato per legge chi li fermerà più?

Poi c’è il rischio “politico”. Abbiamo già assistito a ritorsioni e sanzioni per le quali taluni conti sono stati “confiscati”, “congelati”. Certo, il Sig. Rossi dirà sempre: “Io non ho nulla da temere”, quelli sono dittatori e simili. Ma gli piacerà vivere in un sistema in cui, magari con motivazioni apparentemente nobili, uno Stato Leviatano potrà decretare la morte sociale di un suo cittadino bloccandogli semplicemente tutte le carte? Magari solo perché oppositore? Poi magari si troveranno le giustificazioni liberaldemocratiche adatte: era razzista, euroscettico, omofobo, maschilista… Non vi spaventa un tantino un mondo di questo tipo? Avete tutta questa fiducia nella giustizia e nelle liberaldemocrazie al punto da dormire sonni tranquilli?

E infine l’Uovo di Colombo: le commissioni sulle transazioni. Immaginate un gruppo di amici che fa una partita a poker. Se la fa usando denaro contante, alla fine ci sarà chi ha vinto, chi ha perso, ma alla fine il denaro che essi avevano complessivamente sarà lo stesso. Se invece decidessero ad ogni mano di pagarsi con un Pos: ad ogni mano quello che vince dà un po’ della sua vincita alle banche… Si può dimostrare matematicamente che se si facesse durare opportunamente la partita, il denaro si azzererebbe e avrebbero perso tutti. 100 euro o 100 dollari in contanti che girano, valgono sempre cento euro o cento dollari. La stessa cifra, in moneta bancaria, a ogni giro perde qualche euro o qualche dollaro, fino ad azzerarsi del tutto. Oltre al costo del debito, le banche trattengono il costo della transazione. E se ancora non esagerano è solo perché c’è il contante come “possibilità” alternativa, per quanto resa sempre più difficile da governi compiacenti al sistema bancario. Il giorno in cui il bancomat sarà l’unica moneta legale, magari inserita sottopelle alla nascita come dicono i “complottisti” (ai quali sin qui non ho voluto dare mai conto, ma che da qualche tempo…), chi potrà fermare l’avidità delle banche?
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