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Old 19-10-2024, 19:13   #43
HW2021
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@Mendelevio
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La signora Maria non ha deciso la chiusara delle centrali esistenti né lo ha deciso il referendum. Lo hanno deciso per precauzione i politici. Evidentemente un motivo c'era.
Esattamente per lo stesso motivo per cui i giapponesi hanno tenuto chiuso diverse centrali atomiche dopo fukushima, nonostante gli sia aumentato il prezzo della corrente.
Evidentemente la sicurezza di cui parlate, è semplicemente l'ennesima balla che voi nuclearisti mettete in giro.
Io sono assolutamente d'accordo con quanto ha scritto l'user "demon77"; per quanto riguarda invece il tuo commento ...

Le centrali nucleari sono assolutamente sicure e sono al momento la vera soluzione dei problemi di approvvigionamento energetico correlati al problema di preservazione dell'ambiente.
Se in passato si sono verificati dei gravi incidenti in specifiche centrali nucleari, questi sono per lo più dovuti alla negligenza di coloro che dovevano prestare la massima attenzione, il massimo controllo e il massimo scrupolo alla manutenzione dei relativi reattori ; tanto per fare un esempio, proprio al riguardo del disastro della centrale in Ucraina nella città di Cernobyl in seguito fù avviata una procedura penale a carico di alcuni operatori addetti appunto alla manutenzione dei reattori nucleari, tale procedura ebbe come epilogo la sentenza di condanna definitiva passata in giudicato.
Occore tuttavia tener in considerazione anche l'ipotesi che non è da escludere che certi interessi forti (probabilmente quelli che avevano in mano le redini del mercato mondiale dei prodotti petroliferi ...) si siano mossi in passato con sabotaggi per fini propagantistici contro il nucleare provocando disastri nucleari a cui l'umanità intera ha assistito e dei quali ne subisce ancora le conseguenze nefaste (incremento esponenziale del numero di casi di neoplasie ...).

L'evoluzione delle tecnologie elettroniche soprattutto quelle di controllo automatico numerico a distanza di sicurezza aggiungono ancor più sicurezza agli attuali reattori nucleari intrinsecamente già sicuri di per se, semplicemente perché tolgono di mezzo il possibile errore umano (voluto o non voluto); addirittura l'evoluzione tecnologica ha permesso all'uomo la realizzazione della fusione nucleare, in termini più semplici la riproduzione in laboratorio di un una stella (come lo è il sole) in miniatura grazie al fatto che è riuscito ad isolare e contenere all'interno di un forte campo elettromagnetico il plasma prodotto dal fenomeno di fusione alla temperatura di miglia e migliaia di gradi centigradi.

Con l'ultimo esperimento in Giappone con un reattore di fusione nucleare, l'uomo è riuscito per la prima volta a mantenere e controllare la reazione di fusione nucleare per un tempo sufficiente ad ottenere un quantitativo di energia ben superiore a quello speso per innescare la reazione a catena di fusione e di controllarla ed isolarla dentro un toro fle cui pareti non sono realizzate con qualche materiale speciale ma semplicemtne da un campo elettromagne d'intensità estrema. Questi eperimenti di fusione nucleare sono il primo passo verso la produzione in futuro di energia pulita e quasi illimitata come lo è quella solare. Come disse l'astronauta Neil Armstrong quando mise piede per la prima volta sul suolo lunare "Un piccolo passo per un singolo uomo ma un grande passo per l'umanità". Tuttavia al momento, come ho già scritto, l'unica soluzione di approvvigionamento energetico è la fissione nucleare tramite appunto le centrali nucleari; l'umanità è arrivata al capolinea da questo punto di vista e per il momento non gli è consentito avanzare oltre superando questo stallo facendo a meno delle centrali nucleari.

A parte la diatriba centrali nucleari sicure si/no, nella comunità europea l'unica a non avere problemi di approvvigionamento energetico è la Francia che con le sue centrali nucleari non solo provvede al fabbisogno energetico di se stessa ma vende anche a paesi della comunità europea limitrofi l'energia che produce con le sue centrali nucleari (all'Italia vende il 30% dell'energia elettrica prodotta); ovviamente un eventuale disastro in Francia di una delle sue centrali nucleari sarebbe un serissimo problema anche per l'Italia oltre ad essere un problema per il mondo intero....
C'è poi da aggiungere che coloro che adirano contro le centrali nucleari non riflettono sul fatto che gli ordigni nucleari sganciati su Hiroshima e Nagasaki dall'aereo americano Enola Gay non è una vicenda conclusa e sepolta, da ex ufficiale dell'esercito (solo per assolvere all'obbligo di leva) che si è specializzato nella difesa NBC (Nucleare, Batteriologica, Chimica) posso garantire che ancora oggi il mondo intero subisce le conseguenze nefaste dell'esplosione dei predetti ordigni e il conseguente fall-out radioattivo. La specializzazione consisteva nello studio degli effetti sul corpo umano dell'esplosione di ordigni NBC, nell'istruzione al riguardo del riconoscimento dei sintomi delle malattie conseguenti e in che modo curarli o al limite attenuarli, nell'istruzione sulle procedure opportune per il rilevamento (chimico, radiologico) e la bonifica delle aree esposte ai livelli inaccettabili agli agenti NBC, a determinare la potenza degli ordigni NBC esplosi mediante rilevamenti topografici a distanza, la determinazione dell'estensione delle aree contaminate considerate altamente a rischio per gli umani al fine di farle evacuare e nel caso specifico di esplosione di ordigni nucleari anche la previsione di quali aree vengono maggiormente interessate dal conseguente fallout-out radioattivo in un periodo temporale successivo all'esplosione degli ordigni nucleari stessi (qualcosa di simile alle previsioni metereologiche). Con questo intendo sostenere che la presunta pericolosità delle centrali nucleari è di fatto oscurata dalla devastante azione degli ordigni nucleari ed è di quelli di cui la società si dovrebbe preoccupare considerando la loro abominevole capacità stragista che protrae i suoi effetti sterminatori di massa per anni ed anni fino a colpire anche le generazioni future

Vogliamo parlare poi della sciagurata speculazione commerciale sugli studi e scoperte sulla radioattività della scienziata Marie Curie insignita per ben due volte del premio Nobel? Il commercio ai tempi di Madame Curie ci ha messo del suo nel seminare vittime per anni ed anni e ancora continua a seminarne ... infatti ai tempi di madame Curie non erano ben chiare le ragioni squisitamente scientifiche per le quale certi atomi come l'Uranio emettessero spontaneamente delle radiazioni (elettromagnetiche); era diffusa la convinzione che la radioattività fosse un fenomeno esoterico benefico ... di fatto la radioattività è sostanzialmente il tentativo di trasformazione di atomi da un tipo ad un altro più stabile, cosa che intuì la stessa Madame Curie; quindi la società di quei tempi correlava la radioattività alla pietra filosofale degli alchimisti medioevali che si riteneva esistere e capace di trasformare un qualsiasi materiale in oro. Fu proprio questo il punto cruciale che diede impulso alla speculazione commerciale che proponeva all'Elite mondiale, costose creme di bellezza, pomate medicamentose, profumi contenenti appunto l'Uranio radioattivo. Il culmine di questa sciagurata speculazione commerciale si raggiunse quando una ballerina, famosa a livello mondiale, in occasione di un evento mondano pretese il confezionamento del suo vestito con tessuti trattati con l'Uranio radioattivo (in pratica venivano sottoposti/esposti per lunghissimi periodo alla sua radiazione), si cominciarono così a produrre per l'Elite anche costosissimi indumenti, scarpe, borse e suppellettili vari trattati tutti con l'Uranio radioattivo.

A quei tempi, fino alla prima decade degli anni del 900 nessuno immaginava l'estrema pericolosità nell'esporsi alla radiazione spontanea dell'Uranio, anche perché i suoi effetti si rivelano solo a distanza di anni, erano dunque tutti convinti che al contrario era benefica. Marie Curie morì a 67 anni, tutto sommato la sua è stata una vita longeva se confrontata con la durata media della vita di una donna del suo periodo, forse avrebbe vissuto ancora più anni se non fosse per la sua strana malattia che le tagliò il suo filo vitale come avrebbero fatto le Parche. Ben presto si intuì che la strana e incurabile malattia (oggi definita cancro, neoplasia, carcinoma ...) di Madame Curie era dovuta proprio alla radioattività a cui lei stessa inconsapevolmente si è esposta ogni giorno della sua vita da ricercatrice e per anni e anni.

Purtroppo, come già ho accennato, le e conseguenze di intense esposizioni radioattive persistono per anni e colpiscono anche le generazioni future, ergo solo in parte i disastri delle centrali nucleari hanno contribuito alla crescita esponenziale di neoplasie durante la seconda metà del 900, crescita che persiste ancora in questi anni post 2000. L'umanità intera subisce ancora anche le gravissime conseguenze dovute alla speculazione economica sugli studi e scoperte di Marie Curie e allo sgancio degli ordigni atomici dall'aereo Enola gay sulle città di Hiroshima e Nagasaki.

"Sunt lacrimae rerum et mentem mortalia tangunt"

Per quanto riguarda la situazione italiana correlata all'energia nucleare, nel 1988 (se non ricordo male) fu posto in essere un referendum popolare abrogativo, nel quale furono proposti vari quesiti referendari tre dei quali chiedevano agli italiani l'abolizione di tutte le norme allora in vigore sulla realizzazione di nuove centrali nucleari e la manutenzione di quelle preesistenti ... gli Italiani unanimi con votazione quasi plebiscitaria, scelsero sostanzialmente il "no al nucleare" da una parte grazie ad una pressante campagna contro il nucleare messa in atto da alcuni partiti politici ma soprattutto per il fatto che sulla scelta del no al nucleare ha pesato non poco proprio il disastro di Cernobyl verificatosi qualche anno prima
Comunque sia è scritto nella costituzione italiana, che l'esito di un referendum non è una cosa che va assecondata a discrezione del parlamento e dell'esecutivo, al contrario il parlamento e l'esecutivo sono obbligati a legiferare in modo che sia rispettata la volontà popolare espressa nel referendum stesso.
L'addio definitivo da parte dell'Italia al nucleare ha richiesto parecchio tempo per poterlo porre in essere; tra i politici, le istituzioni regionali e quelle comunali è sorta una delicata e aspra controversia sulla questione di dove smaltire le scorie radioattive delle centrali nucleari da smantellare ... la questione di fondo di tale diatriba era che tutti le volevano smantellare ma tutti sostenevano "NO NEL GIARDINO DI CASA MIA" ... Oggi si sta ripresentando lo stesso teatrino al riguardo dell'eolico e del solare ... si ai pannelli fotovoltaici e alle pale eoliche ma no nel giardino di casa mia ma in quello del vicinato
Insomma per farla breve, contrariamente a quanto si sostiene, il voto referendario del popolo italiano nel 1988 è stato determinante per porre fine alla produzione di energia elettrica tramite le centrali nucleari, se il popolo italiano avesse optato per la non abolizione ancora oggi avremmo gran parte dell'energia elettrica prodotta da centrali nucleari italiane

Concludo l'articolo ribadendo che l'esito di un voto referendario in base alla costituzione italiana deve essere obbligatoriamente rispettato e il parlamento e l'esecutivo sono obbligati a legiferare affinché sia rispettata la volontà popolare. Se non fosse così noi italiani non potremmo attribuirci l'epiteto di stato sovrano democratico. Questo è il punto cruciale causa della dipendenza da forniture energetiche esterne dell'Italia.

Ultima modifica di HW2021 : 20-10-2024 alle 01:36.
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