Quote:
Originariamente inviato da Lieutenant
Una cosa e' la valutazione sul mercato azionario, che era e continua ad essere fuori di testa.
Un'altra cosa e' la condizione di salute della societa', che non e' poi cosi' male.
Intel ha un mercato enorme. Deve "solo" smettere di sedersi sull'alloro, rimboccarsi le maniche e tornare a fare prodotti competitivi. Si devono ristrutturare.
Occhio all'effetto domino sulle altre aziende: siamo sull'orlo di una recessione mondiale. Altre aziende vedranno crolli non indifferenti.
Come indicazione il P/E Ratio di Intel e' attorno a 90. Quello di Nvidia attorno a 50. Quello di AMD e' 168. Quello di Qualcomm 21. Quello di TSMC 25. Un P/E normale e' considerato essere attorno a 16.
Non vuol dire che falliranno (anzi, tendenzialmente sono messe bene finanziariamente), solo che le valutazioni sono ridicolmente alte senza nessuna giustificazione.
|
Insomma non sarei così ottimista sulle condizioni economiche di Intel... Nel quadriennio 2019-2023 ( gestione Gelsinger da Febbraio 2021 ) i ricavi sono diminuiti del 24,65%, mentre il margine dell'EBITDA ha perso 25,53 punti. La batosta è arrivata sul risultato operativo che è passato dai 22 MLD del 2019 ai soli 93 MLN del 2023. Il rapporto debito/EBITDA è passato dallo 0,513 del 2019 al 2,499 del 2023.
Il primo semestre di quest'anno è stato di ulteriore attesa da parte del mercato di segnali che indicassero una svolta significativa nei conti e nelle attività di Intel, invece l'ultima trimestrale ha confermato il trend negativo con ombre sul futuro ( processo produttivo 18A e open foundries ).
Vedremo come verrà accolto il piano di salvataggio e riassetto che verrà proposto da Gelsinger che si sta giocando le ultime due carte che possono salvare la sua credibilità nei confronti degli investitori e dei clienti.