La vera paura qui sono le
class action 
: se venisse messa l'etichetta, di fronte al riconoscimento di potenziali danni da social media (reale dimostrazione causa-efetto), ci sarebbe il
discarico di responsabilità posta da quell'etichetta, come sulle sigarette.
Chi tra i fumatori incalliti davvero smette di fumare perchè guarda quelle immagini e legge quei messaggi fortemente dissuasivi?...
Forse i genitori (spesso anch'essi fumatori) fanno ragionare i propri figli adolescenti che prendono in mano la sigaretta sulla base di quegli avvertimenti...per il loro bene? ..
Qui la preoccupazione sono i potenziali danni di immagine ed economici a carico delle società di social media. E magari dello Stato che non ha tutelatio la salute dei suoi cittadini.
In ogni caso, gli unici a guadagnarci, sarebbero gli avvocati.