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Old 28-04-2024, 10:35   #5142
destroyer85
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Iscritto dal: Feb 2021
Messaggi: 239
Visto che avevo un po' di tempo libero ho deciso di dare una nuova possibilità a linux.
Ho scelto Fedora perché conoscendo bene Centos e RedHat Enterprise Linux in caso di problemi saprei già dove mettere le mani.
Avrei potuto usare anche RHEL 9 con licenza da sviluppatore ma, visto che era uscita Fedora 40 ho decisto di provare la novità.
Partiamo dall'hardware:
CPU: Intel i7-8700
MoBo: ASUS H370M-PLUS con l'ultimo BIOS disponibile (3201 secure boot attivo)
Ram: 32 GB
Disco di sistema Linux: Partizione da 300 GB su disco da 1 TB samsung 970 PRO (il resto è occupato da un'altra partizione dati Windows)
Dischi aggiuntivi: 500 GB Samsung 970 PRO (windows 11), 2 870 QVO da 4TB che sotto windows sono in mirror
Scheda video: nVidia 3060Ti 8GB
Joystick: Xbox con cavo
Mi sembra un'hardware senza nulla di difficile da configurare.

L'installazione è andata via liscia, ho creato una chiavetta con il media creator scaricato dal sito ufficiale scegliendo la configurazione di default, workstation con gnome come desktop enviroment.

Come obbiettivo avevo quello di fare tutto senza utilizzare il terminale; volevo valutare quanto un utente "normale" potesse arrangiarsi.
Ovviamente ho abilitato i repository di terze parti dal software manager per semplificarmi la vita dove possibile.
Partiamo maluccio con il software manager che mi dice che ho già un paio di giga di aggiornamenti da fare... ma è uscita il 24 e la sto installando il 26, come faccio ad avere già così tanti aggiornamenti da fare?!
Va beh li faccio e devo dire che la GUI è proprio basica, una barra di caricamento sotto il bottone "download" che mostra l'avanzamento di tutti gli aggiornamenti disponibili. Avrei preferito qualcosa di più dettagliato per capire meglio cosa stava succedendo.
Fatto il primo giro di aggiornamenti ce ne sono degli altri relativi ai certificati per il secure boot; qui ho pensato "fantastico" (per chi non lo sapesse c'è una vulnerabilità denominata "BootHole" per cui vanno aggiunti dei certificati da bloccare in UEFI) applicarla su windows è piuttosto complicato e qui arriva tramite gli aggiornamenti, ottimo! Il problema è che dopo aver applicato l'aggiornamento il computer non parte più, schermo nero! Niente che un reset hardware delle impostazioni del BIOS non abbia risolto per fortuna, ma è un aggiornamento molto pericoloso a cui aggiungerei qualche avvertenza in più.

Finiti gli aggiornamenti passiamo all'installazione dei driver della scheda video. Provo a cerca "nvidia" nel software manager e non mi trova niente... cerco sulle guide su internet e TUTTE dicono di passare dal terminale e fare sudo dnf install "blablabla" ma non lo volevo fare!
Ho provato in tutti i modi dal software manager a far saltar fuori i driver ma niente, mi sono dovuto arrendere subito ad aprire il terminale...
Eseguo l'installazione akmod-blablabla riavvio e non va... modulo non trovato... cerco su internet a cosa potrebbe essere dovuto e scopro che potrebbe essere colpa del secure boot, essendo il driver caricato al boot deve essere firmato digitalmente e la chiave pubblica deve essere inserita in UEFI tra gli attendibili.

A questo punto ho virato sui driver ufficiali nVidia, se devo complicarmi la vita me la complico fino in fondo. Rimuovo i pacchetti di rpm-fusion e installo i driver, che necessitano di qualche dipendenza tipo gcc openssl e libglvnd e altro che ora non ricordo. Durante l'installazione firmo digitalmente i driver e la procedura guidata mi fa importare il certificato in UEFI al riavvio successivo. L'idea di dover reinstallare i driver ad ogni aggiornamento del kernel non mi fa impazzire ma no ho approfondito il discorso akmod con i driver ufficiali.

A questo punto il difficile era fatto. Installo Steam, vedo che tra i giochi che funzionano nativamente sul Linux c'è Shadow of the Tomb Raider, lo scarico per provarlo e gira molto bene.
Metto alla prova anche Proton con Batman Arkham Knight e 3D Mark e devo dire che i risultati sono molto convincenti.
Ho fatto un po' fatica a far prendere la licenza Advanced a 3D Mark perché sempre online trovi le guide che devono farti aprire il terminale, anche quando, in questo caso, bastava aprire un file di testo e incollare 2 righe.

Configurato l'account Google per avere i file su Google drive, rivedibile direi l'integrazione di default di google drive, ogni volta che apri un file te lo scarica in un percorso temporaneo diverso. Ottima invece l'integerazione del calendario.

Conclusione dopo un paio di giorni:

Aspetti positivi:
- grazie a flathub ci sono un sacco di pacchetti pronti all'uso
- mi piace l'idea di non avere la barra sotto sempre presente, per un uso "professionale" è spazio in più (anche se a questo punto si poteva togliere anche quella superiorie)
- i miei giochi su steam che funzionano non sono recentissimi ma Batman Arkham Knight non e Tomb Raider non sono proprio leggerissimi

Aspetti meh!:
- con flathub è possibile che alcuni pacchetti siano doppi e la scelta di default è prenderli da flathub, quando mi sembrerebbe più sensato prenderli dai repository
- la barra sotto che scompare per un uso "casual" è un po' una seccatura, dover andare nell'angolo in alto a sinistra e poi tornare in basso... non era meglio almeno mettere l'angolo in basso? Faceva troppo "pulsante start"?

Aspetti negativi:
- troppo legato ancora al terminale
- community troppo legata al terminale, non è possibile che ad ogni richiesta di aiuto uno risponda apri il terminale ed esegui questo o quello, usare il terminale fa figo ma un linux che non necessiti di aprire un terminale farebbe ancora molto più figo
- richiesta della password tutte le volte che devo eseguire qualcosa come amministratore (poi si prende in giro l'UAC)
- non è possibile eseguire un programma come amminitratore dalla GUI

Perr l'uso che ne faccio a casa mi sembra utilizzabile vedrò di aggiornare il thread in futuro, per ora la mia opinione è che sia un sistema operativo per chi ha del tempo da buttare. Non è certamente installando Ubuntu o Fedora che uno impara ad utilizzare linux per un eventuale uso professionale.
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