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Originariamente inviato da Darkon
Eh non è mica così banale eh... già oggi bilanciare il carico del FV mette in crisi la rete.
La vera rivoluzione sarebbe se si riuscisse a trovare delle batterie estremamente efficienti e durature in modo da creare sempre più dinamiche "ad isola" con la rete come backup.
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Dipende da cosa si intende per "bilanciare".
Tecnicamente il fotovoltaico è estremamente facile da bilanciare perchè se sulla rete c'è già abbastanza energia prodotta, semplicemente si staccano gli impianti.
L'energia non immessa in rete "si butta" anche perchè non ci sono costi legati al "combustibile" e il costo €/MWh è estremamente basso.
Al momento è il metodo più "rapido" per ridurre la potenza elettrica sulla rete visto che si passa da 100 a zero in pochi millisecondi in caso di sovraproduzione.
Sempre il fotovoltaico è abbastanza facile da "bilanciare" tramite centrali a turbogas che sono attualmente il nostro sistema di "accumulo" e sono anche sufficientemente efficienti come "sistemi a rincorsa" (quelle a ciclo combinato ci mettono circa 20-30 minuti a raggiungere il pieno carico da zero e sono tempi abbastanza conciliabili coi ritmi solari).
A molti farà schifo ma l'accoppiata turbogas/rinnovabili funziona abbastanza bene e in Italia saremmo messi ancora meglio perchè di accumulo già ne abbiamo (ci sarebbero quasi 8GW di pompaggio idroelettrico e circa 1,5Gw di accumulo elettrochimico che coprono più o meno il 50% del carico di base che si aggira attorno ai 20-25GW).
Parlare di installazione del FV sui tetti purtroppo è illusorio (lo dico prima che qualche fanatico dell'atomo si metta a sbraitare).
In caso di completa elettrificazione del sistema energetico lo spazio necessario, considerando anche la quantità di corrente che dovrà essere prodotta per lo stoccaggio a medio termine (pompaggio idroelettrico) e lungo termine (idrogeno liquido) dovrebbe corrispondere ad una superficie grande quanto l'Abruzzo.
Considerato che
in Italia sembrano esserci circa 3,5milioni di ettari di terreno inattivo (ovvero terreni agricoli abbandonati) il problema della spazio in realtà non è mai esistito (ma la soluzione non è semplicemente quella dei tetti).