Capitolo 5: Alimentatori e Batteria Interna
Ormai anche il lettore più distratto ha capito che la lotta tra il Branzino Burosauro ed i giovani Squali ruspanti è più micidiale che i duelli di Highlander.
Ma se nei precedenti Capitoli già ben apparivano le differenze di filosofia è qui parlando della Batteria interna e delle settature per risparmiare energia che la tenzone si farà mortale e non si faranno prigionieri.
Inizio prendendola calma (la quiete prima della tempesta) con alcune informazioni tecniche.
Mamma
prescrive per le sue batterie un range operativo di temperatura tra lo 0 ed i 35 Gradi Centigradi.
Al di sotto ed al di sopra le prestazioni ovvero la durata decrescono vistosamente.
Quindi se andate a sciare tirate fuori il telefono dal calduccio della giacca a vento, scattate la foto e poi riponetelo a razzo; se siete in spiaggia arrossatevi voi fino alle ustioni al sole ma l’iPhone tenetelo all’ombra sotto l’ombrellone e che il posto sia ben ventilato.
Parliamo di freddo.
Due fratelli in Florida ad Orlando noleggiano una Tesla per affrontare un lungo viaggio nel cuore degli Stati Uniti
E’ inverno e per di più ci sono temperature più rigide del solito.
Quando alla faccia della sbandierata autonomia si trovano a ricaricate ogni ora e mezza telefonano esasperati alla filiale locale della Herz dove ricevono il consiglio di riconsegnare la Tesla e ripartire tra le lacrimucce di Greta Thunberg con un’auto a benzina!
https://www.motorionline.com/noleggi...-due-fratelli/
In Corea del Sud il Ministero dei trasporti impone che venga dichiarata l’autonomia delle BEV - Battery Electric Vehicle - anche a basse temperature;
Elon Musk se ne è sbattuto e si è preso un multone di oltre 2 Milioni di Dollari, ovviamente per lui noccioline.
https://www.gazzetta.it/motori/mobil...utonomia.shtml
In questo Capitolo farò talvolta riferimento alle batterie delle Auto Elettriche o Elettrificate perché hanno molti punti in comune con le nostre batterie.
Apple in passato dichiarava che le sue batterie
dopo 400 cicli di ricarica erano ancora al 80% di capacità.
Da un pò di tempo ha alzato il tiro e
dichiara 500 cicli di ricarica con degrado al 80%.
Ma cos’è un ciclo di ricarica?
Caricate la batteria sino al 50%, poi fate due rabbocchi uno del 20% e l’altro del 30%.
50+20+30=100=1 ciclo.
Quindi 500 cicli grosso modo dovrebbero coprire un paio di anni.
Le auto elettriche sotto l’80% di capacità della batteria non riescono più ad erogare lo spunto necessario e la batteria viene sostituita quasi sempre nelle tempistiche di una garanzia che è solitamente molto lunga.
Mamma fa la stessa cosa dei Costruttori di Auto Elettriche ma con garanzia più corta per cui passati i due anni canonici vi aspetta inesorabile con questo tragico listino:
https://support.apple.com/it-it/ipho...ry-replacement
e c’è ben poco da fare, non si può lasciare Cupertino in miseria bisogna contribuire.
La Commissione Europea ha prescritto che per il 2027 tutti gli oggetti elettronici abbiano le batterie sostituibili.
https://auto.hwupgrade.it/news/batte...27_118455.html.
Notiziona!
Basta trascinarsi appresso un astuccio con dentro una Power Bank e relativi cavi di collegamento.
Si apre uno sportellino e si inserisce una nuova batteria che come dimensioni potrebbe stare nel portafoglio.
Assieme a questo provvedimento che è già attuativo un altro agita la Commissione ovvero che tutti gli oggetti elettronici siano riparabili dal medio Utente usando strumenti di semplice reperibilità e non esclusivamente dedicati.
Noi siamo dei modesti trafficoni non certo i supertecnici di iFixit che armati di strumenti sofisticati fanno il Teardown (ovvero lo smontaggio) degli iPhone/MAC/Accessori e poi rilasciano tragici commenti sulla riparabilità.
Pensate che le cuffiette AirPods non possono essere riparate perché per aprirle bisogna semplicemente romperle; idem per gli Alimentatori di mammina dove tutta l’elettronica è incapsulata dentro dell’epossilico come un’Ambra che ha incluso un insetto preistorico.
https://italy.representation.ec.euro...-2023-03-22_it
Non si è fatto in tempo a brindare (oggi per cambiare il vetro posteriore di un iPhone 14 PRO bisogna sostituire l’intero corpo del telefono con il riassemblaggio di tutti i componenti e questo costa un botto ovvero 599 Euro) che
arriva il contrordine.
Se la riparazione con apertura del telefono comporta la perdita dell’impermeabilità (ve la ricordate la mia domandina ai Genius se avevano i macchinari per ripristinare i siliconi sigillanti?) olè tutto rimane come prima.
Mamma è salva perchè non deve riprogettare i suoi iPhone/iPad/MAC e noi come dice Totò paghiamo e continuiamo a pagare scelte di assemblaggio discutibili.
Ma veniamo alla batteria interna indissolubilmente legata all’alimentatore ed al cavo di collegamento.
Quando e quanto ricaricare l’iPhone?.
Con i primi telefonini (batterie al Nikel-Cadmio) erano in vendita delle Doking Station ovvero dei supporti alimentati a 220V dove infilare il device.
Un apposito corto circuito consumava ciò che restava della batteria ed appena si arrivava a zero partiva la ricarica.
Questo perché quel tipo di batteria soffriva di un micidiale effetto memoria ovvero se si impiantava ad un livello, poniamo al 60%, neanche il Santo più venerabile la schiodava da li e la ricarica avveniva in seguito solo tra lo zero ed il 60%. Con la Docking usata sin dal primo giorno ci si parava un po' il posteriore ma pochi lo sapevano con grande gioia dei venditori di ricambi.
L’avvento delle batterie al litio che non hanno effetto memoria ha posto fine a questa tragedia.
Nei primi anni degli iPhone andava di gran moda questo sistema.
Si portava a zero la batteria o giocando compulsivamente o eseguendo test; io avevo un sovra-scrittore di numeri casuali che scriveva sugli spazi liberi del disco: un paio di passate e portava a zero la batteria.
In prossimità dello zero si spegneva l’iPhone e lo si riaccendeva mettendolo poi in carica.
La leggenda voleva che questo sistema detto della
ricalibrazione della batteria avesse beneficio sulla precisione dell’indicatore del livello di carica.
Il dibattito era tra chi andava a zero quindi faceva spegnere il telefono, chi non scendeva sotto il 3%; chi lo metteva in carica ebbbasta e chi spegneva ed accendeva.
Mammina stessa nel suo sito ufficiale almeno una volta al mese consigliava di scaricare completamente il telefono e poi subito ricaricare precisando che questo operare faceva circolare meglio gli elettroni.
Ho sempre avuto l’immagine mentale di branchi di elettroni che scorrazzavano come armenti nelle verdi praterie delle batterie.
Un bel giorno questi paterni consigli di Apple sono spariti e malgrado ogni mia ricerca su internette non sono riuscito più a trovare traccia delle pecorelle elettroniche da linkarvi; dovete fidarvi di ciò che scrivo e della mia memoria di Burosauro.
Sulle Auto elettriche molte prove (ed altrettante bieche controprove) hanno dimostrato che
la carica ottimale avviene con batteria sopra il 20% e non superando il 80%.
HP i cui PC Portatili sono i miei prediletti, (e proprio da uno di questi PC sto scrivendo questo post) sostanzialmente ricalca un po' quanto viene consigliato per le auto elettriche.
Di default sotto il 20% il PC comincia ad abbassare la luminosità ed a ridurre le prestazioni strillando che vuole essere ricaricato e ferma la carica al 80% e questo comportamento per HP farà durare in eterno la batteria del portatile.
Grazie a Dio questi parametri sono modificabili ed ovviamente l’ho fatto ma HP dopo il 80% rallenta in ogni caso la velocità di ricarica che diventa poi lentissima dopo il 95%.
Cosa vuol dire?
Che si parla di
carica di mantenimento ovvero il PC accetta dall’alimentazione solo una carica di livello più basso sufficiente a mantenere la carica esistente ed a far crescere moderatamente il livello della batteria sino al 100%.
Che faccio/cosa ho fatto con i miei HP portatili?
Ho usato il sistema Apple vecchia maniera.
Arrivo al 6% una volta al mese, spengo e riavvio e poi metto sotto alimentazione.
E torniamo agli iPhone.
Un bel giorno è scoppiata una grana enorme.
Mamma è sta accusata di deliberatamente mandare in crisi le prestazioni dei modelli vecchi agendo sul software della batteria con la bieca intenzione di costringere gli Utenti ad accattarsi un telefono nuovo.
Ci ha rimediato una cinquantina di Class Action che negli Stati Uniti sono cose micidiali comprese alcune cause intentate da Organismi Governativi Ufficiali di Stati. (cito quello Francese)
Ci ho aperto un Thread che trovate proprio sotto in questa pagina del Forum:
iPhone: il software della batteria è stato alterato. Facciamo chiarezza.
ed al Thread vi rimando se volete approfondire e di cui consiglio almeno di leggere i due post iniziali che focalizzano bene quanto è successo.
Apple alla fine se l’è cavata con una multa milionaria in dollari che ha posto fine alle Class Action e che tradotta in verdoni dato l’enorme numero di Utenti coinvolti non permetteva neanche di comprarsi da Domino’s una pizza, cemento armato style, al pepperone (si scrive proprio così pizza al pepperone) e salamino.
La cosa buona che ha permesso a mamma di sfangarla è che per un certo numero di modelli old (cito il 7 e il 8) ha avviato un gigantesco programma di sostituzione batterie a prezzo simbolico mentre per successivi modelli ha dichiarato che non erano interessati al problema e ohhhh maraviglia maravigliosa, è stata pure creduta.
Incredibile.
Per chi vuole approfondire rimando sempre al Thread.
Dopo questi misfatti mammina si è fatta più cauta.
Gli iOS recenti rilasciano precisi report dell’utilizzo della batteria: Generali - Batteria
col suggerimento di impostare il risparmio energetico, sullo stato e sulla carica della batteria, sulle statistiche delle ultime 24 ore ovvero degli ultimi 10 giorni e sulla percentuale con cui le APP contribuisco al consumo.
Informazioni mooolto utili.
Nella pagina Stato e carica batteria c’è la carica massima che vi è rimasta e con un vero tiè tiè affermo vantandomi, che il mio 14 PRO che mi hanno cambiato con un ”ricondizionato” nuovo di pacca il
4 Aprile è ad oggi
dopo 6 mesi e qualche giorno al
100%.
Direi un buon inizio per quando diventato
nuovusatone sarà il momento di venderlo.
(i
nuovusatoni by sicofante - marchio registrato - reinballati con guanti da chirurgo per non lasciar ditate e con tutte le pellicoline riposizionate e gli accessori/manuali sigillati e mai aperti sono talmente perfetti che solo i RIS dei Carabinieri dopo mesi di indagini ed analisi possono ipotizzare ma tra molti dubbi, che non sono degli oggetti nuovi di pacca ma degli usati.

)
Ovviamente lo Stato batteria porta a regolari angosce e dibattiti in ogni Thread dell’iPhone di turno del tipo:
aiuto sono al 90% e rotti dopo x mesi di utilizzo, sono spacciato è regolare tutto questo?
Ricordo che il criterio che ci deve guidare è quello di stare sopra il 80% in due anni (i famosi 500 cicli) quindi un degrado costante è da accettare.
Apple sotto il 80% cambia onerosamente le batterie, (e vi ho postato il listino all’inizio di questo capitolo) prima sconsiglia di farlo.
Ma
come individuo i cicli che ha sul groppone il mio telefono?
Ci sono due APP.
Una per MAC (che non posseggo) che si chiama:
coconutBattery Plus
https://www.macitynet.it/coconut-bat...spositivi-ios/
Aggiornamento
l’altra per Windows (che uso) che si chiama
iBackupBot v5.6.3 ottimizzata per i
nuovi iPhone serie 15 e serie 16.
http://www.icopybot.com/itunes-backup-manager.htm
che esiste sia per MAC che per Windows.
La installate sul PC (occhio che lavora in tandem con iTunes che non deve avere il backup protetto da criptografia) a cui avete preventivamente collegato il vostro iPhone ed a sinistra vi compare il vostro device perchè di quello che l’APP legge da iTunes non ve ne importa.
Clikkando vi compare un riquadro centrale dove un click in basso alla voce More Information vi fara apparire lo stato della batteria ed i cicli che avete consumato.
E’ una vecchia foto del mio ex-8 passato alla moglie.
Dopo aver parlato dei livelli da dove iniziare a caricare l’iPhone affrontiamo ora il problemone con cosa caricare il telefono.
Partite da un sacrosanto principio:
tutto ciò che si carica lentamente si scarica lentamente.
Ma quale Potenza serve ad un iPhone?
Fino ai 5/5S i telefoni ne avevano ben a sufficienza del vecchio caricatore di dotazione: 5Volt x 1000MilliAmpere = 5Watt.
Poi dal 6 in su le esigenze sono cambiate ed esimie prove hanno dimostrato che la necessità di carica si aggirava sui 1650/1750Ma.
Mamma spilorcissima continuava a mettere nella scatola il vecchio caricatore da 1000Ma, quindi non un fulmine di guerra.
Per dare un po' di pepe scriveva che a piacere si poteva usare il caricatore del iPad da 2100Ma e qui io dissentivo.
Come emergenza ok, va bene se si ha bisogno di tornare in fretta a galla, ma come uso abituale no.
Poi Apple ha fatto il capolavoro: ha tolto l’alimentatore dalla confezione (in Brasile lo mette sennò il Governo giallo verde non gli fa vendere neanche una cover sul territorio nazionale) e offre in acquisto opzionale dei caricatori sempre più forzuti.

Ecco le dimensioni delle due scatole di iPhone con e senza alimentatore.
Ahio, ahio, sono ancora meno d’accordo sull'utilizzo di questi alimentatori..
La mia idea che mamma indietro rispetto ad una concorrenza androidiana che con il sistema Quick Charger 3.0 e con l’ancora più prestante 4.0 vanta ricariche fulminee sia stata costretta ad offrire questi alimentatori.
Cosa fa sicofante?
Le USB 3 tipo A sia del PC portatile che del fisso hanno uscite 5Volt 900Ma, tranquillissime; quindi mentre lavoro ai Computer gli iPhone dolcemente si ricaricano.
Sennò uso un poderoso alimentatore Anker da tavolo con uscite intelligenti modulate.
Cosa sono?
L’elettronica dell’alimentatore sente la richiesta di corrente del telefono ed adegua la sua uscita entro un range massimo di 2400Ma.
Semplicemente perfetto.
Aggiornamento Ricarica Wireless
Vedere al Capitolo 8: Cover e Vetri.
Rimane però da parlare della USB-C Power Delivery e della sua velocità di ricarica nonché delle Thunderbolt 3 e 4.
Lo farò al prossimo Capitolo; questo è già venuto abbastanza lungo.