L'intera storia del genere umano dovrebbe bastare a "dire tutto", sulla capacità che quel cervello ha ed ha avuto, sulla capacità di pensiero astratto, sulla capacità di inventare nuovi strumenti, risolvere problemi, adattarsi a nuove sfide, e far progredire la sua stessa specie.
Quello sarebbe forse, e sottolineo forse, "dire tutto" (la storia del genere umano).
Ma siccome evidentemente non basta ai tuoi occhi aver di fatto dato alla luce la matematica, la fisica, la biologia, la chimica e le altre scienze e specializzazioni, faccio notare che di intelligenza artificiale si teorizza dagli anni '50 del 1900, ben prima che esistessero i calcolatori moderni o internet, i modelli fondanti della teoria della computabilità sono nati in quell'epoca.
Tanto che quei modelli di computabilità valgono anche per i computer quantistici.
Ciò che vedo è l'attitudine moderna del genere umano di auto-affliggersi e mancarsi di rispetto a tal punto di essere convinti che sia necessario un superamento dell'essere umano stesso.
Una deriva pericolosa che ha portato già in passato a totali storture della storia.
Quindi prima di decretare la fine del genere umano, sarebbe il caso di dargli più credito, anche se certamente viviamo in un'epoca assolutamente deprimente per l'evoluzione umana, causata in primis dall'eccesso di dipendenza dalla tecnologia, che tende di fatto a ridurre quel cervello più che a farlo espandere.