Quote:
Originariamente inviato da h.rorschach
Evidentemente voi due non siete il target di queste corporazioni. Se tutti pensassero ed agissero così, le microtransazioni (cosmetiche o meno) non esisterebbero. Invece esistono perché, ad esempio in Fortnite (puramente cosmetiche) i numeri sono i seguenti
Introiti in USD, aggiornati al 2020, documentati nella causa Apple vs Epic: https://s3.documentcloud.org/documen...es-exhibit.pdf, sono più di 15 miliardi in circa 2 anni di gioco. Ora ne sono passati altri 3, fatevi due conti.
Blizzard non è l'ultimo arrivato. Voi non siete e non sarete mai il target a cui il gioco e le sue meccaniche perverse è indirizzato.
|
Comprendo il tuo punto di vista, ma, da giocatore, continuo a non capire che problema ti dia la microtransazione cosmetica. Loro fanno business (non penserai che sviluppino i giochi perchè a loro piace pensare che tu ti diverti davanti ad un pc vero?).
La supercazzola che hai scritto a proposito dei giocatori che si "sentono" inferiori è una cosa che non si può sentire. Un adulto (dotato quindi di carta di credito) è, appunto, un adulto. Se preferisce spendere i soldi in quel modo, che faccia pure. Non è minimamente analogo alla ludopatia o alla dipendenza.
Se invece a spendere è un ragazzino, se lo fa entro i suoi limiti ok, ma se ne abusa è cmq colpa di un adulto che dovrebbe supervisionare i propri figli IMHO.
Io non ci vedo nulla di trascendentale: hanno trovato un nuovo canale per monetizzare? Fanno BENISSIMO, fintanto che questo business non penalizza chi non fa microtransazioni.