Ma il punto fondamentale è: a cosa serve tutto questo se 1) non ci sono mezzi efficaci per immagazzinare quell'energia e usarla quando serve e 2) i costi per il trasporto di quell'energia (quando c'è) praticamente abbattono i benefici?
E no per favore non tiratemi in ballo le solite fanta teorie alla Beppe Grillo sull'immagazzinamento dell'enegia in bacini artificiali o sali di vario genere che abbattono drammaticamente il già penoso capacity factor (sia del fotovoltaico che dell'eolico).
Ma possiamo aggiungere anche il rapporto tra energia prodotta effettiva (e sua sfruttabilità) e il consumo di territorio.
Insomma ben venga un mix energetico, ma mi pare abbastanza evidente (da decenni di esperienza) che il fotovoltaico è un'opzione unicamente per la microproduzione domestica (non perchè automagica, ma perchè i problemi di immagazzinamento sono su piccolissima scala e quindi il loro impatto è minore) mentre per un paese industriale è indispensabile dotarsi di produzione ad alto capacity factor, basso impatto ambientale e costi contenuti, e il fotovoltaico fallisce almeno su 2 delle 3.
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