L'altro giorno ho visto una serie TV in cui c'era un videogioco dove veniva simulato un microprocessore con qualche milionata di soldati che fungevano da porta logica, ognuno con una "paletta" per segnalare il risultato del calcolo al soldato successivo.
Non ho potuto fare a meno di pensare che quel modo di implementare un microprocessore, così paurosamente inefficiente, sia una metafora del futuro, con gli umani che saranno pateticamente lenti, inefficienti e dal bagaglio di conoscenze limitato rispetto all'intelligenza artificiale, e il confronto tra il processore umano ed elettronico sarà simile a quello tra l'umanità e l'ai.
Non penso manchi molto al punto in cui la produzione "intellettuale" cumulata dell'intera umanità verrà superata in volume da quella delle intelligenze artificiali
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